Corviale, assegnano le case ai rom. Italiani buttati fuori (video)

Siamo a Corviale. Le banlieue non ci sono solo in Francia, ma anche in Italia. Le banlieue sono le periferie dei grandi aggolomerati urbani. E ci sono soprattutto a Roma. In un video-servizio il Giornale descrive bene questa realtà nella capitale. In particolare a Corviale, sulla Portuense, il delirante progetto di urbanisti comunisti degli anni Settanta. Avrebbero voluto costruire una serie di edifici a dimensione umana sulle teorie sovietiche ma sono riusciti soltanto a realizzare un incubo. Un incubo abitato da circa cinquemila persone che oggi sono minacciate dal degrado montante causato dai nomadi.
Corviale è sul piede di guerra
Nel video, intitolato “Periferie dimenticate. Lì dove matura l’odio”, i cronisti effettuano una spedizione negli insediamenti abusivi, più che altro di rom. Insicurezza, degrado e criminalità sono i compagni quotidiani dei cittadini di Corviale, che denunciano il fatto che gli sbandati rimossi dai campi smantellati sono lasciati per strada. Smantellando i campi nomadi, dice un cittadino di Corviale, queste persone alla fine di ammucchiano nelle periferie, vanno dove vogliono. L’inviata si porta su una collinetta sovrastante la via Portuense, dove vivono in pianta stabile alcune famiglie rom. Si tratta di baracche perfettamente accessoriate: fornelli, mobili vari, un barbecue per cucinare, panni stesi.

Insediamenti abusivi ovunque, insicurezza dilagante
Questo insediamento conta una decine di baracche, all’interno di un boschetto e invisibili dalla strada sottostante. Inoltre le roulotte e i camper dei nomadi vanno da un parcheggio all’altro della zona e a ogni spostamento lasciano cumuli di immondizia e di rifiuti vari. Dice un abitante della zona: “I parcheggi della zona periodicamente divengono soggetti a occupazione dei camper dei nomadi. Certo, vengono allontanati dalle forze dell’ordine, ma lasciano discariche che aumentano il degrado nella zona e il rischio per l’ambiente”. Si vede una scuola, nel cui cortile i nomadi vanno a fare i loro bisogni e poi se ne vanno. La gente è esasperata, ha paura, la percezione è quella dell’insicurezza.
Aumento esponenziale della microcriminalità
Dice una donna: “Non è possibile, perché si verificano spesso atti vandalici contro le auto e gli immibili, rubano, una cosa insostenibile. Dic eil presidente di un comitato civico della zona: “Nell’ultimo anno abbiamo assistito a un aumento esponenziale della microcriminalità, abbiamo segnalato la cosa ma ad oggi non è successo niente. Tutto ciò crea un clima di odio da parte degli abitanti e l’etnia rom, anche con risse”. Tutto ciò rischia di fare da detonatore all’ennesima guerra tra poveri nelle eprfierie. Anche perché, proprio a Corviale, sono arrivate anche delle famiglie rom assegnatarie degli alloggi. DIce un altro presidente di un’associazione: “Non si riesce a capite perché molti italiani sono stati buttati fuori dagli alloggi e al loro posto entrano i romn. Il quartiere è sul piede di guerra”.