Cosa si può portare in detrazione nel 730?

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La dichiarazione dei redditi rappresenta un appuntamento fondamentale per i contribuenti italiani. Attraverso il modello 730 è possibile usufruire di detrazioni e deduzioni fiscali per ridurre l’importo dell’IRPEF dovuta. Questo strumento consente di recuperare parte delle spese sostenute nel corso dell’anno precedente, purché debitamente documentate e compatibili con quanto stabilito dalla normativa fiscale vigente.

Detrazioni e deduzioni: una distinzione importante

Prima di esaminare nel dettaglio quali spese possano essere portate in detrazione, è utile distinguere tra detrazioni e deduzioni. Le detrazioni consistono in una riduzione diretta dell’imposta lorda, calcolata in percentuale sull’importo della spesa sostenuta. Le deduzioni, invece, abbassano il reddito imponibile, riducendo così la base su cui viene calcolata l’imposta. Entrambe le misure contribuiscono a un significativo risparmio fiscale, se utilizzate correttamente.

Spese detraibili nel modello 730

La normativa italiana consente di detrarre numerose tipologie di spesa, generalmente nella misura del 19%. Tra le principali rientrano le spese mediche e sanitarie, incluse prestazioni specialistiche, acquisto di farmaci e dispositivi medici, cure termali e ricoveri ospedalieri. Altre detrazioni importanti riguardano le spese per l’istruzione (scuole di ogni ordine e grado, università), le spese veterinarie, quelle per attività sportive dei figli e i canoni di locazione, in particolare per studenti fuori sede o giovani lavoratori.

Non meno rilevanti sono le agevolazioni connesse agli interventi sugli immobili: dalla ristrutturazione edilizia (50%) all’efficientamento energetico (fino al 65%), passando per il Bonus Facciate, il Sismabonus e il Bonus Verde. Anche le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in immobili oggetto di ristrutturazione possono essere detratte.

Spese deducibili: quali includere nel 730

Sul fronte delle deduzioni, troviamo i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori, i contributi versati per il riscatto della laurea, le erogazioni a favore di istituzioni religiose e ONG, e gli assegni corrisposti all’ex coniuge. Particolare attenzione meritano le spese sostenute per la previdenza complementare e le polizze assicurative per la non autosufficienza, per le quali il vantaggio fiscale può variare dal 23% al 43% in base al reddito imponibile del contribuente.

Tassazione delle polizze vita e vantaggi fiscali

Un capitolo a parte merita la tassazione delle polizze vita. Questi strumenti non solo offrono una protezione finanziaria per il futuro, ma consentono anche di ottenere agevolazioni fiscali, purché soddisfino specifici requisiti. Per le polizze stipulate prima del 2001, la detrazione è ammessa a condizione che il contratto abbia una durata minima di cinque anni e che non siano stati concessi prestiti durante tale periodo. Per le polizze successive, è detraibile il premio relativo alla copertura del rischio di morte o invalidità permanente superiore al 5%. L’importo massimo detraibile varia in base alla tipologia di contratto: fino a 530 euro per le polizze standard e 1.291,14 euro per quelle a tutela delle persone con disabilità grave.

Per maggiori dettagli su queste e altre detrazioni, è possibile consultare l’elenco completo disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che fornisce anche indicazioni pratiche per la corretta compilazione della dichiarazione.

L’importanza della documentazione e della tracciabilità

Indipendentemente dalla tipologia di spesa, per usufruire delle detrazioni è fondamentale conservare la documentazione giustificativa, come ricevute, fatture e scontrini parlanti. Inoltre, la legge impone che i pagamenti siano effettuati con metodi tracciabili (bonifici, carte di credito, PagoPA), ad eccezione delle spese mediche per l’acquisto di farmaci e dispositivi.

Per le spese mediche sostenute all’estero, il contribuente deve assicurarsi che i documenti forniti rispettino i requisiti richiesti dalla normativa italiana, inclusa l’indicazione del codice fiscale.