Cotral, FdI prova correre ai ripari per salvare il Cda, ma l’opposizione insorge: ‘Situazioni al limite dell’indecenza’

Cotral

Nella seduta di giunta regionale di oggi, pur non essendo all’ordine del giorno, l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini “porterà un atto che attribuisce al presidente del Cda di Cotral le deleghe operative per superare la paralisi gestionale dell’azienda, attribuzione di deleghe che qualche giorno fa è stata bloccata da un parere contrario della direzione mobilità”.

Lo riferiscono in una nota i consiglieri del Partito democratico alla Regione Lazio, Daniele Leodori e Massimiliano Valeriani. “Dopo la nostra denuncia di ieri, la destra corre ai ripari – aggiungono -. C’entra qualcosa la battaglia intestina dentro Fratelli d’Italia? La notizia di oggi è buona ma la sostanza è incredibile: serve l’opposizione che denuncia ogni volta situazioni al limite dell’indecenza per superare i conflitti all’interno delle aree del partito del presidente Rocca? Che brutta figura anche questa volta, ci auguriamo che la maggioranza smetta di contare voti e preferenze e dopo un anno e mezzo cominci ad occuparsi della Regione Lazio. Vi aspettiamo domani in aula”. 

Mossa a sorpresa di Giancarlo Righini, in risposta alle parole di ieri del presidente della commissione TrasparenzaMassimiliano Valeriani, che annunciava la presentazione di un’interrogazione urgente in merito alla nomina di Manolo Cipolla come Amministratore Delegato di Cotral.

La giunta regionale è stata costretta a muoversi rapidamente per risolvere il caos gestionale che sta soffocando Cotral, l’azienda del trasporto pubblico laziale. Dopo le polemiche sollevate ieri dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Daniele Leodori e Massimiliano Valeriani, è arrivata la risposta della maggioranza di centrodestra: l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, ha deciso di portare in giunta un atto per attribuire le tanto attese deleghe operative al presidente del Cda, Manolo Cipolla, superando così il parere contrario espresso nei giorni scorsi dalla direzione mobilità.

Un caos che nasconde dissidi interni

La vicenda ha acceso un forte dibattito tra maggioranza e opposizione. I consiglieri del PD accusano Fratelli d’Italia di essere coinvolti in una vera e propria “guerra interna” che sta bloccando il funzionamento dell’azienda. “Dopo la nostra denuncia di ieri, la destra corre ai ripari”, hanno dichiarato Leodori e Valeriani. “La sostanza, però, è incredibile: è sempre necessaria l’opposizione per denunciare queste situazioni imbarazzanti e sbloccare le tensioni all’interno del partito di Rocca?”

Danno d’immagine per la Regione Lazio

Secondo i consiglieri, la mossa di oggi è una reazione tardiva, nata sotto la pressione mediatica e politica. Il problema, sottolineano, non è solo tecnico ma politico: “Una brutta figura che danneggia la credibilità della Regione Lazio”, hanno aggiunto.

Massimiliano Valeriani, in qualità di presidente della Commissione Trasparenza, ha espresso dubbi sul perché sia stato necessario l’intervento dell’opposizione per rimettere in piedi la macchina organizzativa di Cotral. Secondo lui, la gestione dell’azienda dovrebbe essere una priorità, ma a causa delle lotte interne tra le diverse fazioni del partito, ogni passo in avanti sembra bloccato da un’infinita discussione su preferenze e poltrone.

Il ruolo della Giunta regionale

La seduta odierna, nonostante non avesse la questione all’ordine del giorno, sarà quindi comunque il palco per un intervento d’emergenza. Righini ha cercato di tamponare la situazione con un atto d’urgenza per rimettere in moto Cotral, anche se resta ancora da vedere se questo basterà a risolvere i conflitti interni che, secondo l’opposizione, stanno rallentando il lavoro della giunta da ormai un anno e mezzo.

I cittadini e gli utenti dei trasporti regionali aspettano con ansia che la maggioranza si metta a lavorare sul serio per il bene della Regione, senza perdersi in lotte di potere. “Vi aspettiamo domani in aula”, hanno concluso i consiglieri del PD, annunciando nuove iniziative per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda.

Domani, infatti, sarà un giorno cruciale: dopo due mesi e mezzo si riunirà il consiglio regionale. E, anche se la maggioranza – formalmente – ha i numeri per l’assise, i malumori che da mesi serpeggiano tra le varie correnti non escludono colpi di scena. Anche se, si sa, nessuno vuole rinunciare alle poltrone, meno che mai i consiglieri regionali. Quindi, prima di aprire una vera e propria crisi, tutti ci penseranno molto bene. Si punteranno i piedi, si faranno i capricci e la voce grossa, vedendo fino a quando si potrà tirare la corda. E poi – come sempre – saranno sorrisi, baci e abbracci. Fino alle prossime liti.