Cotral, la Regione dice no alle deleghe a Manolo Cipolla: parte subito l’interrogazione sul nuovo Presidente
Nomine Cotral ancora nell’occhio del ciclone. E, dopo un mese e mezzo, c’è ancora chi chiede chiarezza su quello che accade all’interno di una delle più importanti società partecipate della Regione Lazio. Al punto di presentare un’interrogazione urgente per quelle che è stata addirittura definita una “guerriglia”. A presentarla il consigliere regionale PD e presidente della commissione Trasparenza, Massimiliano Valeriani. Che mette in discussione nomi e incarichi.
E il nome è “pesante”, visto che si parla dell’attuale presidente, Manolo Cipolla, che l’ha spuntata dopo le estenuanti e lunghissime lotte intestine all’interno di Fratelli d’Italia, talmente sfiancanti da far arrivare la “scelta” sul filo di lana, se non addirittura fuori tempo massimo, malgrado le scadenze incombenti.
L’interrogazione del presidente della commissione Trasparenza
“Ha dell’incredibile quanto sta succedendo in Cotral, l’azienda modello del trasporto regionale che da mesi è ostaggio della guerra tra potentati di Fratelli d’Italia”, ha detto il consigliere. “Prima Rocca nomina presidente Manolo Cipolla e poi la direzione regionale trasporti che esercita il controllo analogo, su indicazione dell’assessorato presumo, esprime parere contrario alle deleghe da attribuire allo stesso presidente su proposta del nuovo Cda. Cosa incredibile mai accaduta prima”. Così in una nota il consigliere regionale PD e presidente della commissione Trasparenza, Massimiliano Valeriani. “Ho presentato un’interrogazione urgente al presidente e all’assessore per conoscere i dettagli di questa guerriglia ai danni di una società che andrebbe protetta e non ricattata da nessuno”, ha concluso Valeriani.
Cosa può essere successo?
Ma cosa può aver scatenato questa impasse? Cerchiamo di spiegare in poche parole i passaggi chiave che portano tecnicamente alle nomine nelle società partecipate della Regione. Il Governatore, quindi Francesco Rocca, indica le deleghe assegnate al Consiglio di amministrazione di Cotral. Queste devono essere inviate al Cda, che deve deliberare e approvare le nomine.
Serve poi un parallelo passaggio a quest’ultimo, ovvero l’autorizzazione da parte di un organo di controllo, analogo al Cda interno alla società partecipata, ma che si trova direttamente in Regione. E sarebbe stato questo, secondo quanto tuona Valeriani, che è accaduto. Ovvero la sonora bocciatura da parte della Regione dopo la presentazione delle nomine di Rocca al Cda.
Sonora bocciatura
Insomma, con la mano destra la Regione – ovvero con Rocca – ha promosso Cipolla, con l’altra mano destra (non si può infatti parlare di sinistra…), ovvero gli uffici sottostanti, l’ha bocciato. Perché? Potrebbe trattarsi di una contestazione di natura di legittimità, ma è lecito che sorgano dubbi, visto che di solito quando ci sono deliberazioni così importanti, tutto dovrebbe essere preventivamente verificato e autorizzato dal controllo analogo.
Un’ipotesi potrebbe essere – fantasiosa – quella che sia arrivato invece il controllo analogo in difformità e il consiglio di amministrazione abbia votato ugualmente. Ciò, qualora fosse veramente questo il motivo, porterebbe alla necessità – anche se non è detto che avvenga – dello scioglimento del Cda.
Ma già così, travolti da un insolito destino nei primi giorni di incarico, non sarà di certo piacevole stare su quella poltrona, visto che le premesse non sono state delle migliori e il proseguo non si annuncia diverso. E, per quanto si possano apprezzare i ruoli, chissà che Cipolla non valuti l’idea delle dimissioni. Ma si sa, difficilmente qualcuno si fa da parte, in politica. Quindi c’è solo da attendere per capire cosa è realmente successo.
Manolo Cipolla, la nomina che fa discutere
L’azienda partecipata della Regione Lazio, che conta ben 3.000 dipendenti, ha visto prima della nomina del Cda la lotta intestina tra meloniani e rampelliani. Sconfitto l’assessore ai Trasporti, Fabrizio Ghera, che non ha potuto, nonostante il suo ruolo, esprimere nessuna preferenza (avrebbe voluto per la poltrona di Ad Bruno Prestagiovanni), la poltrona di amministratore delegato alla fine è stata assegnata appunto a Manolo Cipolla, in passato assessore e consigliere a Palombara Sabina. Una carriera folgorante. 45 anni, nato a Tivoli, si diploma come ragioniere (voto 74/100). E il suo primo lavoro è come analista programmatore. Nel 2002, guarda caso, è assunto proprio in Cotral, ma come semplice operaio. Poi un exploit incredibile, grazie all’assunzione in Atac, dove inizia una fulgida carriera.
E, come in “Amici mai” di Antonello Venditti, dopo giri immensi è tornato anche lui. In Cotral, non più da operaio, ma con la massima carica. Che adesso più di qualcuno contesta.