Cotral nella tempesta: dubbi su nomine e tempi

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Cotral ancora nel mirino, visto che oggi, a 4 giorni dalla scadenza dei termini, non è ancora stato nominato ufficialmente il Cda di una delle più importanti aziende partecipate della Regione Lazio. Ma per capire cosa sta succedendo dobbiamo spiegare un semplice tecnicismo. La nomina di un consigliere di amministrazione in una società a controllo pubblico è soggetta a preventive verifiche, quali Agenzia delle Entrate, Inps, Tribunale, ovvero quei requisiti necessari per appurare l’idoneità e l’eleggibilità alla carica.

Tempi scaduti

Il bilancio è stato approvato il 26 giugno. Il documento è stato poi consegnato il 27 giugno. “Da statuto, che riprende il Codice Civile – ci spiega un legale esperto in materia amministrativa – il decreto di nomina del consiglio di amministrazione deve essere effettuato entro 45 giorni dalla data di consegna, ovvero entro il 10 agosto. E il decreto prima di essere formalizzato, prevede l’esito positivo dei preventivi incombenti di controllo e verifica dei candidati a consiglieri e la pubblicazione sul Bur della Regione Lazio”.

Modulistica richiesta solo 5 giorni prima della scadenza dei termini

Ma una fonte certa ci fa sapere che sarebbero stati scelti due consiglieri (i nomi sarebbero Barbara Mannucci e Beatrice Scibetta) per le quale quali il curriculum e il modello di adesione per la nomina sarebbe stato richiesto solo nel corso della scorsa settimana.

Come è possibile, quindi, richiedere i certificati necessari alla nomina solo pochi giorni prima della scadenza fissata, soprattutto quelli rilasciati dal tribunale, dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate, come previsto per legge? Come è possibile che la Giunta Rocca, da oltre un anno al Governo, non ci abbia pensato prima?

“Da un punto di vista formale, ovvero del termine, ci sarebbe una decadenza. E dovrebbe quindi esserci il commissariamento in Tribunale, in quanto sono periti i termini previsti dalla legge. A meno che non si voglia interpretare il termine dilatorio, aspetto quest’ultimo che comunque non giustifica la nomina, in una società partecipata importante come Cotral, oltre i termini”, precisa l’esperto.

Bur bloccato dalla festività

E allora, in soccorso al ritardo della Regione, la “manna dal cielo” arriverebbe dal Ferragosto, che quest’anno cade di giovedì, giorno di pubblicazione del BURL del Lazio. Quindi la scusa pronta potrebbe essere quella del non aver pubblicato il 15 perché era festa. Si avrebbe così tempo fino al 22 agosto per ottenere i documenti mancanti.

Ma il 15, in realtà, sarebbe già tardi. Perché i termini di legge fissavano all’11 la scadenza entro la quale il decreto di nomina del presidente della Regione doveva essere notificato al Cotral. Per chi non lo sapesse, il decreto deve riferire tutti gli adempimenti assolti. Cosa che non è stata fatta, mostrando così poca serietà nel trattare l’azienda che si occupa del trasporto extraurbano e ferroviario per la Regione Lazio e rappresenta la seconda spesa di bilancio dopo la Sanità.

Perché non è stato fatto?

Il nodo è sempre quello. A distanza di 15 mesi dall’elezione del presidente Rocca, la giunta regionale aveva tutto il tempo per individuare i candidati ideali per il Cda Cotral. Ma in tutto questo tempo non c’è stata la condivisione politica sulle nomine. Ancora una volta la politica si è “infiltrata” in maniera fin troppo pesante nelle decisioni, perdendo di vista gli obiettivi. 

Per colpa dell’attuale giunta regionale, oltre a perdere tempo e andare fuori dai limiti imposti dalle normative, adesso si sta lanciando un segnale non positivo nei confronti di un’azienda che ha lavorato tanto per il risanamento, raggiungendo risultati invidiabili. 

Cotral firmato Colaceci

Nel 2014 la presidenza dell’azienda viene affidata da Zingaretti ad Amalia Colaceci, coadiuvata da un amministratore delegato quale l’ing. Giana, proveniente da ATM. I CDA che si sono succeduti nelle giunte Zingaretti, sempre presieduti dall’avvocato Colaceci, non hanno mai permesso che la politica interferisse con l’operatività aziendale, raggiungendo risultati inaspettati con un nuovo parco auto e utili, il più delle volte reinvestiti nell’azienda.

Ci riferisce un sindacalista che Cotral, durante la presidenza Colececi, “ha ricevuto tanti soldi, ha li ha anche portati”.

E per ottenere questi risultati, servirebbe appunto tanta esperienza, almeno quanta ne avevano i Cda precedenti. Esperienza che, laddove fossero confermati i rumors sui candidati prescelti (Cipolla, Mannucci e Scibetta), da informazioni apprese dalla rete non avrebbero.

Questo creerebbe un clima di incertezza in Cotral, dove si attende anche il successore del Direttore Generale Giuseppe Ferraro, il cui incarico – già prorogato – scadrà a settembre.

Un anno di interregno

Dopo le elezioni regionali e la vittoria di Francesco Rocca, in Cotral si può dire che c’è stato un anno di “interregno”, con il Cda guidato dalla Colaceci, che ha assolto l’attività di governance in condivisione con i vertici regionali, attendendo solo la fine del mandato. Di certo, dato il ruolo strategico nel Tpl extraurbano di Cotral, nulla – negli ultimi 16 mesi e soprattutto nell’ultimo mese e mezzo – è stato fatto per trovare un vertice che potesse insediarsi nei tempi giusti. Tutto questo per le lotte intestine tra partiti della stessa coalizione di maggioranza, tra correnti dello stesso partito e per far incastrare bene le pedine politiche da posizionare nello scacchiere.

Forse, visto come si stavano mettendo le cose, il Governatore del Lazio avrebbe dovuto fare la voce grossa già da tempo e richiamare all’ordine più di qualcuno, visto che – almeno formalmente, è lui a dover fare le nomine. Anche perché Rocca conosce bene quali sono i tempi tecnici necessari per avere le documentazioni di eleggibilità, che sono almeno di 20 giorni. Quindi, perché arrivare al 5 agosto? 

Il nome contestato

I mugugni in Cotral sarebbero anche per la scelta del nuovo presidente. La prima cosa che è stata fatta tra dipendenti e sindacalisti, infatti, è stata una ricerca in rete. E la rete, si sa, non perdona. Sul web i motori di ricerca collegano ancora collegano infatti il nome di Manolo Cipolla, ex operaio Cotral (assunto nel 2002), alla Parentopoli in Atac del 2010. Un’assunzione con carriera folgorante, malgrado il titolo di ragioniere.

In merito a questi fatti sempre in rete risultano tracce di una sentenza del 14 marzo 2017 del Tribunale di Roma, dove si legge che Cipolla sarebbe stato assunto “sebbene fosse palesemente privo delle competenze adeguate a svolgere le attività demandante”.

La carriera dell’ex consigliere è comunque proseguita in Trambus, dove nel 2019 è stato assunto come dirigente.

Cotral, il bus senza capolinea

Ma intanto, in questo Ferragosto, con i nomi “certi” che forse non lo sono abbastanza, i cittadini ancora una volta si chiedono perché debbano ancora una volta pagare lo scotto dei giochini della politica. Perché nella stanza dei bottoni – come in una scacchiera – si muovono i pezzi importanti, senza accorgersi che, nel frattempo, si sacrificano le pedine.

Ma tanto si tratta dei passeggeri, o dei lavoratori. E il bus senza numero può, al momento, non avere regole.