Crisi politica a Pomezia, Pd e 5 Stelle depositano mozione di sfiducia al sindaco: ma c’è chi parla di ‘patto d’aula’

Piazza indipendenza Pomezia

Sembra quasi una telenovela, quanto sta accadendo a Pomezia. Con la politica che offre uno spettacolo bruttissimo, che gli spettatori – i cittadini – sono costretti a subire inermi nelle sue conseguenze, qualsiasi esse siano.

E quello che i cittadini vedono è solo ciò che “va in onda”. Ovvero i comunicati stampa, le interviste o al massimo qualche indiscrezione. Quello che non saprà mai è ciò che succede dietro le quinte, quando si preparano le scene da girare davanti al pubblico. E la prossima scena importante sarà quella (se e quando ci si arriverà) della discussione in aula consiliare.

Lì i nodi dovrebbero arrivare al pettine. Ma solo – ancora una volta – quelli apparenti. Sicuramente, come sempre, ci sarà il “lancio del fango”, con qualcuno che tirerà fuori le magagne altrui, non solo vecchie ma stavolta aggiornate. Ma servirà a qualcosa?

Tutti contro tutti

Ormai a Pomezia sembra esserci un “tutti contro tutti”. Ogni ora le cose cambiano. E lo dimostra il fatto che giovedì scorso sembrava che l’opposizione fosse pronta, insieme a 4 consiglieri di maggioranza, a firmare per sfiduciare il sindaco Veronica Felici.

Ma l’assenza di Castro, in vacanza, è risultata un ostacolo non da poco. Al consigliere non è piaciuto il modo in cui è stato avvisato – mentre era lontano sia lui che il sindaco – e vecchie diatribe con la stessa opposizione hanno fatto il resto. 

I firmatari della maggioranza

La Lega, che da marzo è in un “limbo”, votando a favore della maggioranza solo determinati atti, ma andando in netto contrasto per tutto il resto a causa della mancanza di incarichi sia in giunta che nelle con due consiglieri, è da tempo spaccata al suo interno. Fabrizio Salvitti da una parte, quella del sindaco, Giuseppe De Luca e Jessica Valle dall’altra, che infatti hanno firmato le dimissioni. Ma ora la Lega ha rimescolato le carte. E dopo tre incontri con il Primo Cittadino, ha ottenuto – almeno apparentemente – quello che voleva: l’azzeramento della giunta e degli incarichi nelle partecipate. Quindi, visto anche il fatto che Castro non ha firmato e il tredicesimo autografo non c’è, si va avanti ottenendo con questo risultato.

Forse. Perché la Lega vuole due assessorati importanti, tra cui quello all’ambiente. E, contenti loro, scontenti gli altri, come si legge tra le righe (di Facebook e non solo). Quanto tempo ci vorrà per creare nuovi squilibri e nuove tensioni?

L’opposizione

Intanto ieri gli 8 consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Pomezia e del Partito Democratico hanno reso noto che questa mattina depositeranno una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco. “La mozione – fanno sapere – è aperta alla possibilità di essere sottoscritta dai consiglieri comunali che ritengono necessario far terminare al più presto questa amministrazione. Come avevamo già anticipato, noi saremo protagonisti di ogni azione possibile per mettere fine a questa infelice pagina politica per Pomezia. Ora facciamo appello a tutti i consiglieri comunali, serve coraggio e responsabilità per mettete fine all’agonia di questa giunta e ridare a Pomezia il decoro che merita. Stamattina depositeremo la mozione con le sottoscrizioni raccolte”. 

Quante firme si raccoglieranno? Ma, soprattutto, in consiglio chi davvero voterà la mozione? A pensare male a volta si indovina. Potrebbe infatti accadere, come nella seconda era Zingaretti, quando nel 2028, due ex leghisti passati al gruppo misto Giuseppe Cangemi ed Enrico Cavallari e salvarono il Governatore PD dalla sfiducia proposta proprio dalla Lega. Che anche a Pomezia si sia pensato di fare un “patto d’aula”, per salvare la giunta Felici? Ai cittadini l’ardua sentenza.