Crolla pino di 15 metri a Piazza Bologna. Ma il servizio giardini dov’è?
È crollato questa mattina presto attorno alle 4 un gigantesco pino nei pressi di piazza Bologna, a via Severano. L’albero, di una altezza complessiva superiore ai 15 metri, si è schiantato improvvisamente al suolo, dopo alcuni sinistri scricchiolii. Danneggiando irreparabilmente diverse auto parcheggiate, ed incastrandone altre tra i lunghissimi rami. Per fortuna, data l’ora non si trovavano in strada passanti e a parte gli ingenti danni materiali non si contano feriti. Ma l’emozione e la rabbia nel quartiere sono stati grandi. Intanto perché l’albero era da decenni un po’ il simbolo della zona, insieme ad altre essenze ad alto fusto presenti ai bordi della strada. Ma soprattutto per il fatto che più volte i cittadini avevano chiesto già in passato l’intervento urgente del servizio giardini. Perché le fronde di quel pino apparivano troppo cariche di aghi e di foglie, e risultava evidente la necessità di una potatura e della messa in sicurezza della pianta. Ma nonostante segnalazioni e sollecitazioni, non è mai arrivata alcuna risposta. Fino al fragoroso crollo di questa notte. Così adesso chi ha subito danni chiederà di essere risarcito al Comune, che ha l’obbligo di manutenere il verde pubblico. E di evitare guai ai cittadini. Vedremo come andrà, ma intanto solo per rimuovere il gigantesco tronco ci vorranno almeno un paio di giorni.
Tangenziale est, al posto dei vecchi alberi solo asfalto e smog
La rabbia dei residenti, sotto quel pino ci poteva scappare il morto
E’ esplosa la rabbia dei residenti di via Severano, all’angolo di Piazza Bologna. Dopo il crollo di un gigantesco pino all’alba di questa mattina. L’albero probabilmente già malato, non ha infatti resistito ai nubifragi e al vento di questi giorni, e si è abbattuto fragorosamente al suolo. Distruggendo diverse auto regolarmente parcheggiate nel piazzale antistante. Ma dov’è il servizio giardini? – hanno chiesto molte persone, che da tempo sollecitavano un intervento di potatura straordinaria. Su tutti gli alberi ad alto fusto della zona. Meno male che era notte, hanno commentato altri. Altrimenti ci scappava il morto. Nuove polemiche che si aggiungono a quelle già avanzate dal vicino comitato della Stazione Tiburtina. Dove invece gli alberi sono stati tagliati del tutto, per far posto a quella che sarà la nuova tangenziale est. Oltre 60 essenze, molte con più di trent’anni di storia. Al loro posto, assicurano dal Campidoglio, ne pianteremo degli altri. Ma intanto, per i prossimi anni smog e caldo torrido d’estate sono garantiti. Ma un piano complessivo in tutta la città per la cura e la manutenzione degli alberi, dei parchi e del verde sembra ancora in alto mare.