Cultura, nel 2023 crollati i reati contro il patrimonio artistico: i dati

carabinieri auto

L’attività operativa evidenzia nel 2023 una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale. E’ quanto emerge dal documento “Attività Operativa 2023” dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. In particolare, a distanza di poco più di un anno dall’entrata in vigore della Legge n. 22 del 22 marzo 2022 – con modifiche alle disposizioni penali in materia di tutela del patrimonio culturale attualmente contenute prevalentemente nel Codice dei Beni Culturali e integrando il Codice Penale con 17 nuovi articoli – si registrano i primi segnali positivi.

L’analisi dei dati

Come si evince dall’analisi comparativa dei dati rispetto al 2022: lieve riduzione dei furti (da 333 a 267) e degli oggetti trafugati (da 4.144 a 3.483); incremento dei beni recuperati (da 48.522 a 105.474) di cui: reperti archeologici (da 17.275 a 67.963); librari/archivistici (da 8.653 a 24.445); beni numismatici (da 48 a 286); oggetti di natura grafico/pittorico e musivo (da 328 a 1.102); intensificazione dell’attività di controlli di aree e siti archeologici (da 1.538 a 1.874); incremento dei risultati dell’attività repressiva: arresto disposto dall’A.G. (da 6 a 20); denunciati per associazione a delinquere (da 39 a 47); deferiti per scavo clandestino (da 66 a 130).

Le attività

Andando nel dettaglio, l’attività di contrasto condotta nel 2023 ha permesso di recuperare, nei rispettivi settori di specialità, 67.963 reperti archeologici e 10.273 reperti paleontologici e il deferimento di 130 persone per scavo clandestino. Nel settore dell’antiquariato si registra un sensibile calo dei furti, soprattutto in abitazioni private (da 91 a 79) e luoghi di culto (da 135 a 92). Nel periodo in esame, sono stati altresì effettuati 1.957 controlli ad esercizi antiquariali, 624 controlli a mercati e fiere, con il recupero di 105.474 beni, di cui 24.445 documenti archivistici e bibliografici, 1.102 dipinti e 369 sculture.

Ricettazione

L’attività repressiva ha consentito di deferire 477 soggetti per ricettazione e 37 per esportazione illecita di beni di interesse culturale. Nell’ambito del contrasto alla contraffazione, sono state deferite 109 soggetti, (+ 29 per cento in più rispetto al 2022); sequestrare 1.936 opere contraffatte (+ 56 per cento rispetto al 2022), di cui 61 del settore antiquariale, archivistico e librario, 535 del settore archeologico e paleontologico e 1.340 di arte contemporanea. Il valore del suindicato falso d’arte, qualora immesso sul mercato, è stato stimato in circa ì 45.399.150 euro.