Da Dragona alle Paralimpiadi di Parigi: Rigivan Ganeshamoorthy è oro nel lancio del disco
Gli atleti paralimpici continuano a conquistare medaglie a Parigi. E ieri una l’ha stretta forte attorno al collo anche Rigivan Ganeshamoorthy, un ragazzo che vive a Dragona, nel X Municipio di Roma: proprio lui è salito sul gradino più alto del podio, ha conquistato l’oro per l’Italia nel lancio del disco F52. Ma non solo. Giovanissimo e determinato ha anche stabilito il record mondiale con la misura di 27.06.
Rigivan Ganeshamoorthy è oro alle Paralimpiadi di Parigi
Rigivan Ganeshamoorthy, 25 anni, ha dato prova di essere un grande atleta. E ieri allo Stade de France ha collezionato un successo dopo l’altro: l’oro, ma anche il record mondiale andando a superare il primato detenuto dal collega brasiliano Andre Rocha. Al quinto tentativo ha lanciato il disco a 27.06 m e non ha dato spazio ai suoi avversari.
“Avevo provato a giocare a basket in carrozzina, l’ho conosciuto all’Ospedale Santa Lucia, quando nel 2019 ero in riabilitazione dopo la caduta che mi è costata una lesione cervicale. Ma era molto faticoso, non faceva per me. Poi un giorno nell’officina meccanica dove lavoro scambio due parole con un esponente della FISPES che mi invita a provare con l’atletica” – ha detto il giovane atleta, come si legge sulla scheda di presentazione resa pubblica sul sito delle Paralimpiadi. Un’avventura iniziata per caso. E menomale che è iniziata perchè la prova di ieri ha dimostrato, ancora una volta, che il talento c’è. Ed è tanto.
La sindrome di Guillain-Barrè
Rigivan, di origini cingalesi, vive a Dragona. La sua disabilità risale al 2017 con la sindrome Guillain-Barré, poi nel 2019 l’incidente spinale che lo ha costretto sulla carrozzina. “L’aria che si respirerà a Parigi?. Non ne ho proprio idea, non la immagino. Spero di non avvertire la pressione tipica delle grandi competizioni, ma credo che di gare così importanti non ce ne siano e sarà un’esperienza unica da vivere” – aveva detto prima di partire. E ora, sicuramente, tornerà a casa, nella sua Dragona, con un oro al collo, un record sulle spalle. E un’esperienza unica che difficilmente dimenticherà.
E il pensiero a Dragona è andato anche quando è stato intervistato alla fine della gara. “Che devo dì? Dedico la vittoria a mia madre, a mia sorella, alla Roma, al decimo municipio, al mio vicino che mi è venuto a trovare e mi ha regalato la bandiera. L’amicizia è la cosa più bella che c’è, pure più di una medaglia. Domani se vedemo” – ha detto ai microfoni Rai. Un atleta ironico, che ha saputo guardare il lato positivo. E che con forza e determinazione è andato avanti, nonostante le difficoltà.
L’invito del Sindaco Gualtieri
Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel pomeriggio ha chiamato ‘Rigi’, il vincitore della medaglia d’oro. E lo ha fatto per esprimere a nome di tutta la città, come ha spiegato in una nota il Campidoglio, i complimenti “per la grandissima impresa compiuta e per la sua umanità e simpatia emerse durante le interviste post gara”. Il primo cittadino ha invitato il giovane atleta romano in Campidoglio, al suo rientro nella Capitale.