Da Medjugorje a Roma: appello alle parrocchie romane per ospitare la statua della Madonna

madonna Medjugorje

“Ho avuto il privilegio di assistere all’arrivo di questa statua fatta fare dalla Shalom secondo le indicazioni di uno dei veggenti di Medjugorje. Le ho anche regalato il mio rosario visto che mi hanno regalato il suo. Da oggi fino al 31 dicembre sarà nella Parrocchia San Michele Arcangelo di Pietralata. In Largo Geltrude Comensoli 6 a Roma. Poi si sposterà. Se conoscete un parroco che desidera ospitarla me lo potete segnalare?”. L’appello è firmato su Fb da Costanza Miriano. 

La giornalista e scrittrice cattolica ha lanciato il suo messaggio in bottiglia che 7Colli rilancia volentieri. Come ben sanno molti cattolici, la posizione della Chiesa è diventata molto fredda sulle apparizioni della Madonna di Medjugorje. Papa Francesco ha in più di un’occasione fatto dei riferimenti indiretti ai veggenti.

Medjugorje, la piccola località dei Balcani conosciuta in tutto il mondo per le presunte apparizioni mariane cominciate il 24 giugno 1981 e – secondo alcuni dei sei presunti veggenti coinvolti – ancora in atto, è frequentata ogni anno da tre milioni di persone, ma la sua chiesa non ha finora un titolo di santuario mariano. C’è solo la parrocchia di Medjugorje che non è né santuario nazionale, né diocesano.

Papa Francesco sulle apparizioni di Medjugorje

Nel maggio 2017, Papa Francesco sul volo da Fatima aveva manifestato i suoi dubbi sulla Madonna di Medjugorje che lui aveva definito “postina”.  Bergoglio aveva sottolineato che «si devono distinguere tre cose. Le prime apparizioni, quando i veggenti erano ragazzi e la relazione dice che si deve continuare a investigare quelle. Sulle presunte apparizioni attuali, la relazione presenta i suoi dubbi. Io personalmente sono più cattivo, preferisco la Madonna Madre che non la Madonna capo di ufficio telegrafico che ogni giorno invia un messaggio. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore. Questo lo dico come opinione personale. C’è chi pensa che la Madonna dica: venite, quel tal giorno alla tal ora darò un messaggio a quel veggente. Poi, terzo punto, c’è il fatto spirituale e pastorale, il nocciolo della relazione. Gente che si converte, che incontra Dio, che cambia vita. E questo non grazie a una bacchetta magica. Questo fatto non si può negare. Adesso per vedere tutto quanto, ho nominato un vescovo bravo (monsignor Hoser, ndr) che ha esperienza per occuparsi della parte pastorale. Alla fine si dirà qualche parola».

Monsignor Hoser deve essere rimasto colpito favorevolmente. Non a caso Bergoglio, per la prima volta, ad agosto ha inviato un messaggio ai giovani che erano radunati in pellegrinaggio per la trentesima edizione del Festival di Medjugorje.