Da Ostia l’appello al Campidoglio: “Gli stabilimenti spazzati via dal mare sono un rischio ‘mortale’ per il turismo”

A sinistra, i referenti di Confesercenti, a destra uno stabilimento spazzato via dal mare
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Ostia lancia un grido d’allarme rivolto a Campidoglio e politica municipale: l’estate 2025 rischia di trasformarsi in un disastro per il turismo locale. I detriti delle strutture balneari, distrutte dalle mareggiate o abbandonate da tempo, si riversano in mare e sulle spiagge, mettendo in pericolo la balneazione e l’intero indotto economico. La Confesercenti di Roma e Ostia chiede un intervento immediato, avvertendo che senza misure urgenti il litorale romano potrebbe perdere la sua principale risorsa economica.

Da Ostia, l’appello a Campidoglio e Municipio di Confesercenti

Le recenti tempeste hanno aggravato una situazione già critica: intere porzioni di spiaggia sono scomparse, mentre alcuni stabilimenti sono stati gravemente danneggiati. Anche la storica Fontana dello Zodiaco, ristrutturata pochi anni fa e simbolo del lungomare, rischia di essere compromessa. Ma oltre ai danni naturali, la preoccupazione maggiore riguarda l’inerzia amministrativa. Secondo Confesercenti, il Campidoglio non starebbe rispondendo con la necessaria urgenza a questa emergenza, mentre il Municipio X ha avviato un tavolo di confronto con le associazioni locali, senza però poter agire senza il pieno supporto dell’amministrazione centrale.

Confesercenti “I detriti degli stabilimenti spazzati via dal mare sono un rischio per il turismo”

Valentina Fabbri Biancone, Presidente Confesercenti Ostia e Fiumicino, dichiara: “A rischio tutta la stagione estiva, la fruibilità dei lidi, la balneazione, con tutti i detriti degli stabilimenti abbandonati, chiusi o decaduti che sono in mare e tutto il commercio ed i servizi di Ostia che beneficiano dei romani e dell’indotto turistico.

L’appello di Confesercenti alla politica municipale di Ostia e alla giunta Gualtieri

Con gravissime ripercussioni sul tasso di occupazione che continuerà a scendere sul Municipio X costringendo i nostri giovani e non solo, a cercare lavoro altrove. In questi giorni si è accanito anche il meteo che con forti mareggiate ha cancellato pezzi di spiagge e distrutto alcuni stabilimenti balneari. A rischio anche la Fontana dello Zodiaco, ristrutturata da pochi anni e fiore all’occhiello della passeggiata e tanto cara al Sindaco Gualtieri.

Ma Ostia è anche sotto attacco dell’amministrazione capitolina. In queste settimane il Municipio X, nella persona del Presidente Mario Falconi e dell’ Assessore al Turismo, Antonio Caliendo, hanno convocato un tavolo di confronto permanente con le associazioni rappresentative del commercio e del turismo.

“Serve piena collaborazione delle istituzioni di Ostia e Roma”

Gli stessi si sono mostrati disponibili ed interessati alle problematiche del territorio che amministrano, ma senza la piena collaborazione e buona volontà del Campidoglio non si potrà trovare una soluzione rapida e risolutiva. Ostia è la seconda risorsa di Roma, dopo i beni culturali, con il suo mare e lungomare tra i più lunghi d’Europa, con la sua storia, la cultura ed il buon cibo.

“Sindaco di Roma riveda le sue priorità per Ostia”

Chiediamo con tutta la voce che ci resta e con tutto l’orgoglio lidense che il Sindaco riveda le sue priorità. Come quella di portare avanti i bandi di gara per gli stabilimenti quando centinaia di comuni italiani hanno deciso di posticiparli e sostenga il tessuto socio economico del mare di Roma, sostenendo gli imprenditori, agevolando gli iter burocratici e creando le premesse per un mutuo soccorso volto alla crescita, senza distruggere il passato, ma con una visione al futuro che porti ad una destagionalizzazione con fluissi turistici degni del mare della Capitale d’Italia”. – ha concluso la Presidente Valentina Fabbri Biancone.

Ostia, grande risorsa per Roma e il Campidoglio, ma va tutelata

Ostia rappresenta la seconda risorsa economica della Capitale, dopo i beni culturali. Il suo mare e il suo lungomare, tra i più estesi d’Europa, attirano ogni anno migliaia di turisti, oltre a costituire un punto di riferimento per i romani in cerca di svago. Tuttavia, la crisi in corso potrebbe allontanare sia i visitatori occasionali che i frequentatori abituali, con gravi conseguenze per le attività commerciali e i servizi locali. Il rischio è che la perdita di attrattività del litorale comporti un calo dell’occupazione, costringendo molti lavoratori a cercare impiego altrove.

Le parole di Confesercenti

Confesercenti chiede un cambio di rotta immediato. Le priorità amministrative devono essere riviste: è necessario sospendere temporaneamente i bandi di gara per gli stabilimenti balneari, come già deciso in molti altri comuni italiani, e concentrarsi invece sulla salvaguardia e riqualificazione del territorio. Snellire le pratiche burocratiche e agevolare gli imprenditori potrebbe permettere una ripresa rapida, garantendo un futuro più stabile per il settore.

La richiesta di Confesercenti Ostia al Campidoglio è fin troppo chiara

La richiesta è chiara: Ostia ha bisogno di un piano di rilancio che vada oltre la semplice gestione emergenziale. Servono progetti strutturati per migliorare la vivibilità del lungomare, creare nuove aree di aggregazione e attrarre flussi turistici anche al di fuori della stagione estiva. Esperienze già consolidate in altre località italiane dimostrano che un litorale ben organizzato può essere attivo tutto l’anno, portando benefici economici e sociali duraturi.

Il tempo stringe e la stagione estiva è alle porte. Se non verranno adottate soluzioni concrete in tempi brevi, Ostia rischia di perdere la sua identità turistica e commerciale, con conseguenze che si ripercuoteranno su tutta l’economia del Municipio X e dell’intera città di Roma.

La passeggiata di Ostia