Da Pd e M5s vergognoso silenzio sul pestaggio rosso di Bologna

Bologna, pestaggio

“Dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura, con l’accusa per otto esponenti dei collettivi e centri sociali di Bologna di lesioni e rapina ai danni di alcuni studenti di Azione Universitaria, a sinistra tutto tace. Nessuna condanna, da parte della neo-segretaria del Pd Elly Schlein o del segretario dei 5stelle Giuseppe Conte, all’aggressione ai danni di una decina di studenti di destra da parte di una ventina di appartenenti a collettivi e centri sociali”. Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.

La nota di De Priamo sul pestaggio di Bologna

Nel giorno in cui tutta la sinistra è scesa in piazza a Firenze a seguito degli episodi di violenza accaduti davanti al liceo Michelangiolo, episodio su cui gli inquirenti devono fare ancora luce e su cui prende sempre più corpo l’ipotesi di una rissa a seguito di una aggressione partita da studenti di sinistra, oggi nessuna condanna per la chiusura di indagini che definisce in modo chiaro e fattuale quanto accaduto a Bologna nel maggio scorso”.

De Priamo aggiunge: “Ci aspettiamo da parte della Schlein, di Conte e degli esponenti di sinistra una ferma condanna a tutti gli episodi di violenza, al fine di stigmatizzare certi fenomeni, e non vorremmo continuare a vedere un uso strumentale dell’indignazione a fasi alterne da usare solo quando c’è una convenienza politica. Occorre lasciare a magistratura e forze dell’ordine il compito di portare alla luce la verità e, prima di rilasciare dichiarazioni, occorre informarsi sui fatti e non ribaltare la verità. Fratelli d’Italia ha sempre condannato e sempre condannerà la violenza, senza se e senza ma, ma occorre l’impegno concreto di tutte le forze politiche a garantire a tutti il diritto di manifestare le proprie idee senza rischiare censure o aggressioni”.

Rampelli: “La sinistra si volta dall’altra parte sugli attacchi dei suoi”

“Sono decenni che la sinistra usa la scuola per le sue scorribande. La violenza politica va respinta con forza qualunque sia la provenienza, ma mentre siamo tutti pronti a condannarla se viene da gruppi di estrema destra, come Fdi ha dimostrato all’epoca dell’assalto alla sede della Cgil, la sinistra fa una gran fatica a censurare ufficialmente le violenze dei centri sociali o dei collettivi studenteschi. Definisce ‘assalti squadristici’ gli scontri di Firenze e si volta dall’altra parte di fronte ai pestaggi di Bologna ai danni di ragazzi di Azione universitaria finiti in ospedale. E finge di non sapere che nelle scuole e nelle università statali di mezza Italia gli studenti di destra non hanno il diritto di manifestare liberamente le proprie idee”. Lo afferma Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera. “Sono i Collettivi -aggiunge- a pretendere di distribuire patenti di democraticità e a voler decidere chi possa distribuire volantini e chi no, chi abbia il diritto di svolgere assemblee e presentare libri e chi no. Le immagini del premier Meloni e del ministro Valditara a testa in giù a Milano sono vergognose e inaccettabili. Ho ascoltato nei giorni scorsi con le mie orecchie dirigenti del Pd che preannunciavano la strumentalizzazione degli studenti per dare vita a una stagione di contrapposizione verso il ministro Valditara e il presidente Meloni. Le intemperanze di questi giorni sono solo un anticipo di quanto dovrà accadere da novembre in poi, come fu in passato, con cortei studenteschi violenti che arrivarono fin sotto Palazzo Chigi. Le immagini di oggi a Milano ne sono una prova”. “Alla sinistra -conclude Rampelli- non interessa formare gli studenti e far funzionare scuola e università, ma avere masse da orientare contro il Governo per creare disordini sociali, rifiuta una legittima e leale opposizione, incendia le polveri. Ma il gioco del cerino rischia di diventare pericoloso, come il passato c’insegna. Un passato che tutti dovremmo evitare che si ripeta”.