Dai monopattini ai souvenir, le strane richieste dei deputati da inserire nel Bilancio della Camera

La Camera dei deputati
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C’è chi chiede parcheggi per monopattini, altri una bici elettrica per lo staff, altri ancora abbonamenti Atac gratuiti per i lavoratori della Camera. Sono in fermento le richieste dei deputati negli Ordini del giorno per far inserire gli extra nel Bilancio della Camera in fase di approvazione presentiva.

Anche l’asilo e i souvenir

Monopattini, nursery, souvenir per i visitatori. A colpi di ordini del giorno al Bilancio interno, la vita reale bussa alle porte dei Palazzi della politica. Con pragmatismo (e anche un pizzico di fantasia) i deputati hanno proposto modifiche e cambiamenti alle regole interne, in gran parte accolti dai Questori della Camera, che sono quelli che ‘guidano’ la macchina di Montecitorio. Sicuramente la società in house è la novità più grande e discussa per la Camera.

Tutto in house

La Cd Servizi spa, che da settembre si occuperà di ristorazione, pulizia, facchinaggio e ‘supporto esecutivo’, ha diviso maggioranza e opposizione (con l’eccezione di Avs), anche sullo stanziamento di 1mln di euro che diventano 14 nel triennio ’24-’26. Ma negli ordini del giorno al Bilancio ’24 c’è un pò di tutto. La mobilità e la sostenibilità, per esempio, sono tra i temi più trasversali per i deputati.

Le richieste più fantasiose

Paolo Emilio Russo (FI) si è visto accogliere il suo Odg in cui chiede di “prevedere l’installazione di stalli per il ricovero di biciclette e monopattini”, che sono “totalmente privi di emissioni” e contribuiscono “alla tutela dell’ambiente e a decongestionare il traffico di Roma”. Andrea Casu (Pd) ne ha firmato uno molto simile, che in più propone “l’acquisto in convenzione” o “il rimborso” degli abbonamenti Atac per i lavoratori della Camera. Altro tema ‘gettonato’ è la tutela dell’infanzia. Giorgio Mulè (FI) ripropone la questione della “realizzazione di un asilo nido interno” perchè, più in generale, “supportare le giovani famiglie è necessario per garantirne il benessere e la serenità”. Molto schierata su questo fronte si conferma Gilda Sportiello (M5s), celebre per essere diventata la prima deputata ad allattare in aula. Sportiello chiede che sia data facoltà di allattare alla Camera non solo alle deputate ma “anche alle ospiti, alle dipendenti e alle collaboratrici” dei deputati, di “adibire una sala nei palazzi attrezzata per l’allattamento e la cura del bambino” e comunque di “utilizzare il già esistente spazio bimbi di palazzo Theodoli”.

E il figlio dove lo metto?

Non solo, Sportiello chiede anche in un altro Odg l’accesso “ai figli minori degli invitati” alla Camera, dove attualmente è vietato l’ingresso agli under 14. Fabrizio Comba (FdI) vuole “verificare l’identità dei deputati tramite tecnologie biometrica” mentre Maddalena Morgante (FdI) ha previsto nel suo Odg di “destinare parte dei risparmi” della Camera “alle case rifugio per donne e bambini vittime di violenza, alle case famiglia che accolgono i minori e agli ospedali pediatrici”.