Dal 7 al 14 settembre parte il tour “Tracktuttonero”

Un viaggio itinerante lungo tutta l’Italia, per raccontare il presente ma soprattutto rivendicare la situazione dei conducenti di mezzi pesanti in tema di sicurezza, legalità, rispetto dei lavoratori e controllo delle migrazioni.

Dal 7 al 14 settembre 2024, il tour intitolato “Tracktuttonero”, organizzato grazie alla collaborazione e dall’impegno dei sindacati Fnilt/Cse, Ugl Viabilità e Logistica, Associazione Willy, Autovai e Opera, l’assocazione a difesa della professione di corriere, con l’obiettivo di creare una vera e propria cultura e sensibilizzazione dell’autotrasporto.

Il primo appuntamento è previsto Sabato 7 settembre dove un autoarticolato nero partirà da San Lorenzo Maggiore (Benevento) per poi percorrere l’Italia. Il camion scenderà in Sicilia e risalirà lungo la costa ionica e adriatica, raggiungendo il nord Italia, per raggiungere Napoli la mattina del 14 settembre. La tappa di Roma Capitale si svolgerà venerdì 13 settembre a Santa Palomba.

Si partirà dunque dalla Campania, una regione centrale per tutto il settore, vista la presenza attiva di due porti, Napoli e Salerno, e degli interporti di Nola e Marcianise, oltre a quasi 15.000 aziende attive nei trasporti. Insieme all’autoarticolato viaggerà anche un motorhome di supporto con a bordo gli organizzatori dell’evento, che distribuiranno volantini e interverranno con contenuti online e dirette sui principali social network.

Al centro la sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, per affrontare i cambiamenti che il futuro pone sulla strada, stimolando un dibattito proficuo e costruttivo per continuare ad evidenziare la centralità di un settore che – letteralmente – muove l’Italia eppure “abbandonato a sé stesso, vittima del caporalato e del ricatto occupazionale, con illegalità diffusa, controlli inadeguati sfruttamento della manodopera a tutti i livelli. Insomma, l’altra faccia della medaglia di questo mestiere, troppo spesso nascosta dal luccichio dei mezzi pesanti delle grandi flotte”.

Il Segretario Generale di Fnilt/Cse, Mario Zotti, ricorda come dietro ai trasporti si celi troppo spesso un racket di sfruttamento, che alimenta flussi migratori di aspiranti autisti immessi nel mercato del lavoro senza tutele, diritti e stipendi congrui. Basti pensare ai conducenti di Grafenhausen, che per ben due volte hanno manifestato per i loro diritti ma la cui lotta non è servita a debellare la piaga dello sfruttamento.

Una categoria che merita dignità. Una dignità che può, e deve, essere data anche grazie alla qualità delle infrastrutture e dei servizi. Gli autisti che ogni giorno percorrono il nostro paese devono poter viaggiare su strade sicure, su infrastrutture moderne, e poter usufruire di servizi essenziali: una doccia, un pasto caldo seduti al tavolo, un luogo sicuro dove potersi riposare, senza doversi preoccupare di sorvegliare merci a loro affidate.