Dal Campidoglio 10 milioni per le 4 tendostrutture (temporanee) in cui ‘stipare’ i poveri di Roma: costi, tempi e location
Un fiume di soldi continua a scorrere attorno al ‘sistema‘ dell’accoglienza temporanea dei bisognosi messo in piedi dal Comune di Roma e dalla giunta Gualtieri. Complice, ovviamente, l’arrivo del Giubileo 2025 e la necessità di mantenere in uno stato di decoro le strade della Capitale. È pari difatti ad oltre 10 milioni di euro di soldi pubblici la cifra stanziata dalla Giunta Gualtieri, sindaco e assessore Funari in testa, per innalzare nel cielo romano le 4 maxi tende temporanee. Tendoni in cui accogliere, con un sistema H24, i poveri, emarginati e senza tetto della città eterna, ma per soli 4 anni, salvo proroghe altrettanto costose.
Dal Campidoglio via libera alle tendostrutture temporanee
Nonostante le rimostranze di molti, compreso anche un ‘pezzo‘ della stessa Chiesa, il progetto andrà avanti. 280 bisognosi (70, massimo, per singola tenda) verranno ospitati in una situazione obiettivamente da ‘terremotato‘. Nonostante la presenza di bisognosi e poveri a Roma non sia, obiettivamente, uno stato in cui ci si ritrova improvvisamente, a seguito di una emergenza non prevedibile. Come per l’appunto quello in cui si ritrova una persona che subisce una calamità naturale. Ma una situazione in cui si trovano molti cittadini che dovrebbe e potrebbe essere non solo ben conosciuta dagli Amministratori capitolini. Ma soprattutto affrontata con proposte a medio-lungo termine, anziché con le classiche toppe dal costo stellare. A 10 milioni quanti immobili in cemento si potrebbero comprare? Il comune di Roma non ha immobili liberi e inutilizzati da utilizzare a tal fine al posto delle tende? Ma tornando al ‘sistema‘ architettato dalla Giunta Gualtieri, è caratterizzato, come anzidetto, dai costi stellari e dalla sua temporaneità, visto che la spesa indicata comprende solo il quadriennio 2024-2028.
Da Roma oltre 10 milioni di soldi pubblici
Il via libera ultimo e definitivo al progetto è arrivato con la determinazione n. 4090 del 4 ottobre. Un documento con lil quale vari partecipanti vengono ammessi dal Campidoglio al bando pubblico per ‘l’affidamento – così riportano le carte – di servizi di accoglienza in tendostrutture di accoglienza temporanea H24 con capienza massima di 70 posti cadauna”.
Bisognosi e poveri di Roma ‘stipati’ nelle tendostrutture
4 maxi tendostrutture da non confondere, ovviamente, con gli 8 container temporanei dal costo di 3,5 milioni di euro totali che serviranno a fornire ai bisognosi di Roma supporto psicologico e legale. O con il Drop In in cui gli stessi bisognosi verranno accolti in un bar con sala relax, con tanto di linea internet per navigare, dal costo di oltre 500mila euro.
Tre interventi dal costo totale documentato di oltre 14 milioni di euro di soldi pubblici. Il tutto per dare vita, lo ripetiamo, ad un ‘sistema‘ solo temporaneo di accoglienza. Un ‘sistema’ che, secondo molti, rischia di diventare una macchina mangia soldi molto costosa. Ma poco efficace nel recupero dei bisognosi che pur si pretende di aiutare e sostenere.
Roma e Campidoglio: risposta adeguata?
La risposta del Campidoglio al problema dell’emarginazione dei disagiati di Roma è adeguata? Lasciamo che a rispondere siano i nostri lettori. Di sicuro, le sedi designate dal Campidoglio e dalla giunta Gualtieri per l’accoglienza includono – salvo modifiche dell’ultima ora – via di Porta San Lorenzo. Il Piazzale antistante la Stazione Tiburtina. Il Piazzale antistante la Stazione Ostiense. Infine un’area nelle vicinanze della Basilica di San Pietro. Questi punti sono stati scelti per la loro accessibilità e per la vicinanza a importanti nodi di trasporto. Facilitando così l’accesso a servizi di emergenza e supporto per chi si trova in situazioni di estremo disagio.
Tendostrutture ma solo temporanee
Il progetto coprirà il periodo dal 20 dicembre 2024 fino al 31 marzo 2028. Prevede un costo complessivo stimato di oltre 10 milioni di euro, più IVA. L’amministrazione ha optato per un accordo quadro. Per garantire flessibilità e rapidità nell’attivazione dei servizi, necessari soprattutto durante le ondate di freddo e per supportare l’afflusso di persone durante il Giubileo.
Oltre alla capacità di offrire un riparo temporaneo, il progetto prevede anche l’impegno a favorire l’inclusione lavorativa di persone con disabilità o svantaggiate. L’operatore aggiudicatario dovrà garantire che almeno il 12% del personale impiegato nella gestione delle tendostrutture sia composto da queste categorie. Contribuendo così a creare opportunità di lavoro per chi è in difficoltà.