Dalla Francia al campo rom di via Salviati. Catturata pericolosa latitante a Roma
Dalla Francia al campo rom di via Salviati a Roma. È stata catturata dai Carabinieri una pericolosa latitante. Che aveva fatto perdere le sue tracce qualche mese fa. Quando era scappata dalla Francia. Prima che il tribunale la condannasse a quindici anni di reclusione. Per aver fatto parte di una organizzazione criminale che organizzava rapine a mano armata. La donna di origine serba aveva scelto proprio l’Italia per la sua latitanza. Evidentemente pensando di essere sufficientemente al sicuro nel nostro Paese. Ed è difficile darle torto. Se è vero che qui da noi anche i boss mafiosi più pericolosi vengono scarcerati per impedire che possano contrarre il coronavirus in galera. La malvivente avrebbe poi trovato rifugio nel campo rom di via Salviati. Ad ulteriore testimonianza che molto spesso questi accampamenti sono fuori controllo. Ricettacolo di criminalità e di altre attività illecite che sfuggono facilmente alla legge. Ma forse è stato proprio il coronavirus a tradire la fuggitiva. Perchè la sua auto ferma a via Serafino ha insospettito le Forze dell’Ordine, e sono scattati i controlli. Ma anziché una persona senza autocertificazione, i militari hanno scovato e arrestato una ricercata internazionale.
I Carabinieri catturano a Roma pericolosa latitante. Legami con il campo rom di via Salviati
I Carabinieri di Roma hanno arrestato in seguito ad un controllo di routine in via Serafino una pericolosa latitante. La donna, una trentenne di origine serba era stata recentemente condannata in Francia a quindici anni di reclusione. Per aver fatto parte di una banda armata dedita alle rapine. Ma prima della sentenza definitiva era riuscita a fuggire facendo perdere le sue tracce. Fermata ad un posto di blocco dai Carabinieri per un controllo legato all’emergenza sanitaria la malvivente non ha però avuto possibilità di scappare. I suoi dati sono stati immessi nel computer dei militari. E l’auto su cui viaggiava è risultata intestata ad un connazionale residente nel campo rom di via Salviati a Roma. Ma la sorpresa più grande è arrivata proprio dai dati della donna. Che è stata subito arrestata e condotta in caserma. E successivamente nel braccio femminile del carcere di Rebibbia.
Fuga finita dunque, e una buona notizia per la giustizia. Ma anche una amara constatazione. Senza i controlli effettuati a causa del Covid 19, chissà per quanto tempo la latitante sarebbe andata in giro indisturbata in Italia e nella città di Roma. Perchè a dire di controllare e mettere in sicurezza i campi nomadi si passa per razzisti. E purtroppo se criminali di questo tipo cercano rifugio da noi anche dall’estero, un motivo ci sarà. Stavolta è andata bene, ma non potremo contare sempre sul caso o sulla fortuna.