Dalle Stelle alle stalle. Grillini a casa in IV Municipio e Raggi allo sbando
Ormai a Roma e nel Lazio è sempre più polvere di stelle. Tra municipi che cadono e cacciate eccellenti le truppe a disposizione della sindaca Raggi si assottigliano sempre di più. Ultima a cedere in ordine di tempo è stata la presidente del quarto Municipio Roberta Della Casa. Una fedelissima della prima cittadina che è caduta vittima del fuoco amico. Sono stati infatti i suoi stessi consiglieri municipali del Movimemto 5 Stelle a sfiduciarla. E dopo quindici giorni nel parlamentino di via Tiburtina è stato stracciato un altro record. Ventiquattro consiglieri hanno votato per mandare a casa la presidente. Unanimità quindi, fatto rarissimo. Opposizioni e consiglieri grillini a dire basta a questa esperienza di governo locale. Era già successo a Roma, sempre a scapito dei 5 Stelle. Anche se con numeri un po’ meno eclatanti. Infatti negli anni precedenti di municipi a guida pentastellata ne arano caduti ben tre. Il terzo, l’ottavo e l’undicesimo. Tra liti in maggioranza e incomprensioni tra giunte e consiglieri. Nei primi due casi è ritornata in sella la sinistra, con coalizioni allargate che vanno dal PD a Leu. Mentre per il parlamentino del Portuense si deve ancora votare.
Ma in quarto municipio la situazione appare ancora più grave. Con la capogruppo (ex?) grillina che in aula ha usato parole durissime contro la sua presidente. E il commissario politico Vito Crimi che ha sospeso tutti e aperto un’indagine interna al Movimento. A un anno dal voto a Roma, un pessimo biglietto da visita per ripresentarsi agli elettori.
Cade la presidente grillina Della Casa in IV Municipio sfiduciata dai suoi stessi consiglieri. Dopo gli addii di Fioramonti, De Toma e Barillari è polvere di Stelle
E sono quattro. I municipi a guida Cinque Stelle che hanno prematuramente terminato la loro esperienza di governo sul territorio. Ultimo in ordine di tempo il parlamentino di via Tiburtina. Dove la presidente Roberta Della Casa è stata sfiduciata all’unanimità. Seguendo la sorte già toccata ad altri esponenti grillini alla guida dei municipi romani. Paolo Pace si era dimesso dalla guida dell’VIII nel marzo del 2017, mentre Roberta Capaccioni presidente del III era stata sfiduciata nel febbraio 2018. E prima di Della Casa era toccata la stessa sorte a Mario Torelli che guidava l’undicesimo Municipio. Gli stracci volano in casa 5 Stelle, e non si fanno sconti a nessuno mentre la barca affonda. La capogruppo M5S del IV Municipio Germana Di Pietro prendendo la parola in aula ha spiegato la sua scelta. E quella dei suoi colleghi. La presidente Della Casa non ha ascoltato i cittadini. Non ha ascoltato i consiglieri. Abbiamo visto la sua ambizione e la sua presunzione. Le manca tanto il senso della realtà. E ora per favore non si dica che stiamo riconsegnando il Municipio a Mafia Capitale, ha concluso la Di Pietro. Lo stiamo riconsegnando a Roma. Per togliere una persona incorreggibile e inadeguata come presidente. Non c’è che dire, il PD aveva sfiduciato il sindaco Marino almeno con un po’ più di classe.
Ora la Raggi balla anche in Campidoglio. Fioramonti e De Toma sono dietro l’angolo e De Vito assapora la vendetta
Il quarto municipio a guida grillina è caduto, e questa esperienza di governo locale sembra finita. A meno che la stessa Raggi rinomini la presidente sfiduciata Roberta Della Chiesa come commissario del sindaco sul territorio. Tecnicamente lo potrebbe anche fare, ma è chiaro che sarebbe una dichiarazione di guerra che spaccherebbe ancora di più il Movimento a Roma. Che oggi presenta numeri da brivido. Quattro municipi caduti, due consiglieri comunali cacciati. Dodici assessori di giunta cambiati e una trentina di manager delle aziende capitoline sostituiti. In una parola, un vero disastro. Intanto a livello parlamentare l’ex ministro Fioramonti e un calibro da novanta come De Toma si stanno riorganizzando con il progetto del nuovo movimento Eco, che potrebbe avere ripercussioni pesanti anche in comune. Perchè in caso di abbandono di cinque consiglieri grillini la Raggi sarebbe senza più maggioranza. Proprio come gli e’ capitato recentemente sul voto contro la nuova discarica a Monte Carnevale. Con il suo grande nemico Marcello De Vito che è tornato a presiedere il consiglioda separato in casa. E l’espulso Davide Barillari che continua a picconare dalla Regione Lazio. Davvero un incubo per la Raggi, ma soprattutto per i cittadini romani. Che si augurano soltanto che tutta questa commedia termini al più presto.