Dall’Olanda niente aiuti, ma assalto alla Capitale

La svendita è iniziata. Parte l’offensiva immobiliare dei colossi esteri sul patrimonio italiano.
Il Colosseo per ora è salvo. Per ora. Ma il gruppo olandese Citizen M, leader nel settore alberghiero di lusso, riesce a mettere le mani su un palazzo dell’INPGI, nel centro storico della Capitale.

Dall’Olanda mettono le mani su un palazzo dell’Inpgi
Diventerà un hotel da 160 camere. L’intero immobile, sei piani più un seminterrato, si trova tra il Ghetto ebraico e l’isola Tiberina. Una location di tutto rispetto. Non a Torpignattara. Perché quelli del gruppo sono olandesi. Mica scemi.
Di proprietà dell’Istituto previdenziale dei giornalisti, è stato rilevato per 45 milioni. Insieme alla Antirion srg, con la quale la società che arriva dall’Olanda ha lanciato un fondo da 350 milioni, che prevede investimenti, appunto, nelle aree centrali delle città globali, quali Roma e Milano. E nella Capitale, a quanto pare, la prima operazione è già andata in porto.
I prossimi affari
Obiettivo del colosso olandese è portare in Italia l’ “affordable luxury”, ossia hotel di lusso a prezzi accessibili. I lavori di ristrutturazione dell’edificio, costruito nella fine del gli anni Cinquanta, devono ancora iniziare. Ma per l’inaugurazione la società assicura tempi che vanno tra i 18 e i 24 mesi dall’avvio dei lavori.
“Erano dieci anni che CitizenM tentava di investire in Italia”, spiega a MF Milano Finanza, Maria Pia Fantini, developement & investment director Europe del gruppo, e sottolinea “con il tempo ci siamo resi conto che ci serviva il supporto di un partner locale e Antirion rappresentava la soluzione ideale”.
Dieci anni. Dice. E ora gli “amici” olandesi ci sono riusciti. Guarda a volte le coincidenze. Proprio ora che il nostro Paese è dilaniato dall’emergenza Covid.
Emergenza sanitaria ed economica. E a riuscirci proprio gli olandesi. Quelli che a Bruxelles si agitavano tanto perché l’Italia si arrangiasse. Gli aiuti, no. Ma i nostri gioielli, sì.
E sostengono di esserci arrivati grazie alla collaborazione con “un partner locale”. Certamente. Perché dubitarne. Dite che le cose non siano andate proprio così? Ma queste sono cattiverie…