Daniela Circelli, travolta sulle strisce: caccia al pirata, forse una gara tra auto. La 39enne lascia due figli
Doveva andare al lavoro per fare il turno di notte. Non una serata di festa, ma un’altra notte di fatica, per mandare avanti la famiglia, con due figli, di 14 e 19 anni, ancora da crescere. Daniela Circelli, 39 anni, domenica sera stava attraversando via Tiburtina, all’altezza del civico 351, vicino alla fermata del bus Cotral, alle Terme di Tivoli, sulle strisce pedonali, appena dopo la mezzanotte.
Ma dall’altra parte della strada, dove l’aspettava un collega, non c’è mai arrivata. È stata travolta da un’auto pirata che, dopo l’incidente, si è dileguata. Ma, in base alle prime ricostruzioni, quello che è successo potrebbe nasconde addirittura una gara clandestina tra auto. Perché Daniela sarebbe stata evitata per un soffio da una Bmw. E poi presa in pieno da una Golf. Ed entrambe le auto viaggiavano a velocità elevata.
La tragedia sotto gli occhi del collega
Tutto si è svolto sotto gli occhi del collega che l’attendeva dall’altra parte delle strisce pedonali per recarsi insieme al lavoro al magazzino Amazon di Settecamini, distante circa otto chilometri.
L’impatto è stato devastante: Daniela è stata sbalzata per oltre venti metri sull’asfalto, morendo sul colpo. I soccorritori del 118, giunti immediatamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna.
Le indagini
Le indagini sono ora nelle mani dei carabinieri di Tivoli, che stanno visionando le telecamere lungo la via Tiburtina per risalire all’identità dei responsabili. Testimoni oculari hanno riferito di aver visto una Bmw evitare la donna all’ultimo secondo, mentre una Golf l’ha investita in pieno. I militari stanno cercando di identificare i conducenti delle due vetture, raccogliendo anche prove come lo stemma di una Volkswagen ritrovato sull’asfalto.
Un testimone oculare ha raccontato di aver notato le due auto sfrecciare a grande velocità già prima dell’incidente: “Sembrava facessero una gara, invadendo la corsia opposta. Dopo pochi metri mi sono trovato davanti alla tragedia”. Fondamentale sarà anche la testimonianza della donna che, alla guida di un’altra auto, si era fermata per permettere a Daniela di attraversare pochi istanti prima del fatale impatto.
I familiari: “Chiediamo giustizia”
Nel frattempo, la famiglia di Daniela, sconvolta dal dolore, chiede giustizia: “Speriamo che trovino i responsabili e che paghino per quello che hanno fatto”, dichiarano i genitori Angela e Saverio, affranti nella loro casa a Guidonia Montecelio. “Non si può morire così, mentre si va al lavoro”, aggiungono con rabbia e sconforto.
Questo drammatico incidente alimenta il già allarmante bilancio delle vittime della strada nel Lazio: dall’inizio del 2023 sono stati registrati 112 morti, con una media di una vittima ogni due giorni. Una strage che sembra non avere fine.