Decreto Fase 2, è una barzelletta: che succede da domattina
Il governo ha reputato di chiarire meglio l’ultimo decreto sulla fase due, poiché non si è capito nulla. Ecco cosa ha messo sul sito. “L’ambito cui può riferirsi la dizione congiunti può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile”. La criptica precisazione è sul sito della Presidenza del Consiglio. “Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i congiunti cui fa riferimento il Dpcm ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”. Ma non gli amici, è stato specificato in seguito.
Decreto, si possono vedere i “congiunti” ma non gli amici
Quindi, “sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti” che “devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità”. Lo precisa Palazzo Chigi. “E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie”.
Parchi e cimiteri aperti ma a discrezione
E continua il chiarimento sul decreto. “L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che, ai sensi del nuovo Dpcm, restano chiuse”. “Il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto”, si legge ancora sul sito della Presidenza del Consiglio. Si potrà andare anche ai cimiteri.
Si potrà fare la corsetta anche lontano da casa
“L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi”. “A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti”, sottolinea ancora la Presidenza del Consiglio, sottolineando come sia “obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività”, mentre “non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione”.
Tornare o uscire dalla regione, nel decreto è caos
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi. “Il decreto – si legge – prevede che sia in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse”. E’ poi consentito “lo spostamento fra Regioni diverse esclusivamente nei casi in cui ricorrano: comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute. Pertanto, una volta che si sia fatto rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un’altra Regione (come consentito a partire dal 4 maggio 2020), non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento più sopra indicati”. Lo sottolinea il sito della Presidenza del Consiglio.
Passeggiata ma solo se necessaria
Veniamo alla “passeggiata”. “Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone”. E’ la risposta a una delle Faq, sulla passeggiata. Per quanto riguarda alimenti e bevande, alla consegna a domicilio ora si aggiunge l’asporto, sempre con le solite regole.