Degrado e sporcizia, al Quarticciolo è rischio epidemia (video)

Dillo a Noi Roma lo ha denunciato diverse volte. Ma ormai al Quarticciolo siamo in pieno rischio igienico sanitario. Marciapiedi abbandonati, parchi ridotti in una situazione indecente. Siamo nella zona di via Trani, nel cuore del quartiere. E viene da pensare che la mascherina obbligatoria di cui parla Zingaretti più che per il coronavirus serva per attraversare indenni le periferie di Roma. Specie ora che arriva il caldo, la situazione di degrado causata dai mancati interventi dell’AMA e del comune è semplicemente intollerabile.

Al parco di via Trani al Quarticciolo il servizio giardini non passa da oltre tre anni. Ed è degrado 

Nel filmato che vi proponiamo una cittadina ha tentato di avventurarsi dentro il parco di zona, e di raggiungere quella che una volta sarebbe dovuta essere l’area cani. Erbacce ovunque, sporcizia e abbandono. Qui il servizio giardini non passa da oltre tre anni, denuncia nel video la signora che filma con il suo cellulare. Le piante sono cresciute talmente tanto in questa zona che si vanno direttamente a saldare con le alberature di alto fusto presenti nel parco. Ovviamente tutta la zona sarebbe aperta, ma in queste condizioni è di fatto inaccessibile. A meno di non voler rischiare di prendersi il colera. O di essere aggrediti da bisce e topi che si aggirano indisturbati nel sottobosco. E purtroppo, lungo la strada e vicino ai cassonetti non va affatto meglio.

Ancora degrado in periferia. Il Quarticciolo è come il Bronx (video)

In periferia non si vive più tra discariche a cielo aperto sporcizia e parchi abbandonati. La Raggi grande assente

I cassonetti di via Trani al Quarticciolo sono ridotti allo schifo. Mancano le indicazioni stampate su quali siano quelli per l’indifferenziata e per l’umido. Mentre per quanto sono vecchi e sporchi è perfino difficile gettare la plastica e la carta. A parte il fatto che è tutto strapieno. Appena finito il lockdown gli annunci della sindaca Raggi su una città più pulita si sono sciolti come neve al sole. Ed era facile immaginarlo. Visto che la differenziata a Roma è ferma ben sotto al 50 per cento. E dopo la giusta chiusura di Malagrotta mancano sia discariche che termovalorizzatori. Quella spazzatura che si riesce a raccogliere va in altri impianti, a Viterbo piuttosto che alla MAD di Roccasecca nel frusinate. O fuori Regione, con costi altissimi per i contribuenti romani. Che pagano la bolletta AMA per non avere nessun servizio. Almeno si potrebbe vigilare di più. Perchè accanto ai cassonetti di via Trani è un fiorire di lavatrici e materassi abbandonati. Ora la Raggi ha firmato una nuova ordinanza anti incivili con multe fino a 500 euro per l’abbandono selvaggio in mezzo alla strada di robe vecchie e spazzatura. Ma sono pochi i Romani che si caricano in macchina queste cose. E che le abbandonano. Forse sarebbe più utile mettere pattuglie del Nucleo decoro urbano davanti ai campi Rom. Per bloccare i camioncini in entrata e in uscita. Pieni di materiale oggetto di refurtiva. E controllare bene i finti pulisco cantine. Spesso terminali della micro criminalità di quartiere.

Una cosa è certa, così nelle periferie romane non si può andare avanti. Lo abbiamo già detto, il sindaco è anche responsabile della salute pubblica. AMA deve mappare i territori. Svuotare i cassonetti giornalmente. Igienizzare tutto. E permettere alle famiglie di andare al parco, anche al Quarticciolo. Tranquilli e in sicurezza, cime dovrebbe essere normale nella capitale di un Paese civile.