Delitto Michelle Causo: in 100 fanno irruzione in casa dell’assassino e devastano tutto

Hanno violato i sigilli alla casa dell’assassino di Michelle Causo, che, dopo essere stata uccisa è stata abbandonata accanto a un cassonetto dei rifiuti nel quartiere Primavalle, a Roma: in 100, tutti tra i 15 e i 18 anni, sono stati denunciati.
La violazione dei sigilli all’abitazione del ragazzo è avvenuta mentre si stava svolgendo l’iniziativa indetta, oggi pomeriggio, dal “Comitato Torrevecchia Primavalle”.In maniera estemporanea, un gruppo di circa 100 ragazzi (tra i 15 e i 18 anni) si è radunato per le vie del quartiere per poi raggiungere l’abitazione del ragazzo arrestato per l’omicidio di Michelle Causo. Arrivati lì, alcuni dei ragazzi hanno aperto con violenza il portone della palazzina, per poi, una volta entrati in casa, forzando i sigilli, danneggiare l’appartamento. Sul posto era presente la Polizia Scientifica che ha ripreso tutti i partecipanti a questa iniziativa.

La madre di Michelle Causo: “Lo Stato faccia giustizia per mia figlia”
“Voglio che lo Stato cominci a fare qualche cosa. Questa tragedia ci ha toccato troppo da vicino e nessuno vuole la violenza, in primis Michelle. Queste cose devono finire per sempre. Chiedo solo che lo Stato faccia il proprio lavoro, un delinquente del genere non doveva stare dove stava”. Così la mamma di Michelle Causo, Daniela Bertoneri, in via Stefano Borgia, dove è stato trovato il corpo della figlia, uccisa un mese fa a Roma. “Siamo qui per ricordare Michelle, per chiedere ‘giustizia’ e soprattutto per fare capire che le donne non vanno toccate nemmeno con un fiore”, a dirlo è Asia, un’amica della vittima. “Perché nessuno si è accorto che Michelle urlava? Non penso che non abbia chiesto aiuto. Poteva succedere a tutte noi. Lo Stato dov’è?”, chiede la ragazza mentre regge insieme ad altri giovani uno striscione. Si legge: “Mai più nessuna donna uccisa. Michelle vive per sempre”.
Momenti di tensione nel corteo: aggredita un’automobilista
La mamma di Michelle ha parlato al luogo di arrivo stabilito per la manifestazione. Il corteo per ricordare Michelle Maria Causo, la 17enne uccisa un mese fa, è poi stato bloccato in via Nicoló Albergati. I poliziotti sul posto hanno identificato i partecipanti dopo l’aggressione subita dalla donna al volante della Mini bloccata in via di Torrevecchia. Insultata per aver tentato di proseguire nonostante il blocco del traffico, l’auto della donna è stata presa a calci dai ragazzi che hanno poi rotto lo specchietto.