Della Casa va avanti come prima. Umiliati i grillini in IV Municipio

Roberta Della Casa va avanti come prima. Esattamente come se nulla fosse successo. La mozione di sfiducia approvata all’unanimità dal parlamentino di via Tiburtina sembra essere scivolata via senza lasciare traccia. Eppure tutti e quindici i consiglieri municipali del Movimento Cinque Stelle avevano detto basta a quella esperienza amministrativa. Con coraggio anche, votando compatti contro la loro stessa presidente. E rinunciando a un anno di carica in più. Oltre che ai gettoni di presenza. Il tutto per le motivazioni che la ex capogruppo  Germana di Pietro aveva fornito alla stampa senza mezzi termini. La Della Casa ha perso il contatto con la realtà, aveva dichiarato la consigliera. Non ascolta noi e neppure i cittadini. Pietra dello scandalo erano stati alcuni finanziamenti per attività socio culturali. Che il gruppo grillino avrebbe voluto dirottati per aiutare le famiglie in difficoltà economica. Quelli che avevano perso il lavoro a causa del coronavirus per esempio. Ma la Della Casa sarebbe stata irremovibile. Da qui la sfiducia, anche se in realtà la crisi si trascinava da un bel pezzo. Tutto finito per la presidente quindi, almeno così sembrava. Ma con un colpo di scena la Raggi ha rimesso in sella la sua fedelissima, nominandola delegata del sindaco per il territorio. Così ora Roberta Della Casa riparte come se nulla fosse. E non deve nemmeno più riferire ai suoi consiglieri. Che però la aspetteranno al varco tra un anno. E non da soli.

Roberta Della Casa annuncia nuove aree ludiche al Tiburtino. Come se la sfiducia votata da 24 consiglieri non esistesse 

La ex presidente del IV Municipio Roberta Della Casa è ritornata in sella come delegata diretta della sindaca Raggi sul territorio. E su Facebook annuncia nuove iniziative e aree ludiche per i più piccoli. Che dovrebbero aprire nelle prossime settimane. Ma forse qualcuno le dovrebbe ricordare che il Municipio IV effettivamente è caduto. E che il ruolo di delegato del sindaco è un po’ diverso da quello del presidente eletto. Perché il Testo unico degli Enti locali parla chiaro. In caso di delega dopo la caduta di un’amministrazione, i compiti sono specifici e circoscritti. Ordinaria amministrazione e nulla più, per garantire la continuità amministrativa sul territorio fino al voto. E certamente i consiglieri grillini dissidenti non faranno sconti. Ed è facile prevedere che chiederanno conto di tutti gli atti adottati in questo periodo. Certo, ormai il loro ruolo è quello di privati cittadini. Ma non mancano i riferimenti istituzionali dei Cinque Stelle in comune e negli altri Municipi pronti a dar copertura ai ribelli. Come Monica Lozzi, che guida il parlamentino di Cinecittà. E che già si è espressa contro la Raggi e il metodo usato per la riconferma di Della Casa. Insomma, ora il rischio è che gli atti adottati dalla ex presidente possano essere nulli. E si tratterebbe di un’altra beffa per i cittadini del IV Municipio. Che evidentemente si aspettavano molto di più e di meglio.

https://mobile.twitter.com/robertam5s/status/1267774996186828801?s=21