Hamas respinge la proposta dei due Stati: “Israele non ha il diritto a esistere”

leader di hamas

Hamas “rifiuta la soluzione a due Stati” perché l’unica ”soluzione è liberarsi dell’occupazione”. Lo ha dichiarato il leader politico di Hamas all’estero Khaled Meshal ribadendo che il gruppo non intende riconoscere il diritto di Israele a esistere. “L’Occidente afferma che il 7 ottobre ha aperto un orizzonte per la visione politica e da qui il ritornano alla soluzione a due Stati. Hamas non accetta il termine ‘soluzione a due Stati’, che viene respinta”, ha detto Meshal aggiungendo che “la legittimità dell’altro Paese, dell’entità sionista, è categoricamente respinta”. Per il popolo palestinese “chiediamo liberazione e libertà dall’occupazione”.

Trump aveva messo gli Houthi nella lista dei terroristi ma Biden li aveva tolti…

Intanto gli Houthi, alleati di Hamas, rivendicano il lancio di missili antinave contro la portarinfuse americana Genco Picardy nel Golfo di Aden. “Le forze navali non esiteranno a prendere di mira tutte le fonti di minaccia nel Mar Rosso e nel Mar Arabico nell’ambito del legittimo diritto di difendere lo Yemen e di continuare a sostenere il popolo palestinese oppresso”, ha affermato in una nota un portavoce del gruppo, Yahya Sarea. Gli Usa hanno annunciato la designazione di Ansarallah, gruppo noto anche come gli Houthi, come “terroristi globali”. L’amministrazione Biden aveva rimosso gli Houthi dalla lista nel 2021, per consentire l’assistenza umanitaria alla popolazione, dopo che l’allora presidente Donald Trump li aveva inseriti nelle ultime settimane del suo mandato.

Gli Usa: cessare gli attacchi sulle navi mercantili

La designazione entrerà in vigore tra 30 giorni – spiega il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca – per permetterci di garantire solide clausole umanitarie, in modo che la nostra azione sia rivolta agli Houthi e non alla popolazione dello Yemen. Stiamo introducendo delle deroghe e delle licenze senza precedenti per aiutare a prevenire gli impatti negativi sulla popolazione yemenita. La popolazione dello Yemen non deve pagare il prezzo delle azioni degli Houthi”. Sullivan riafferma poi “il messaggio chiaro” al gruppo che sta conducendo “attacchi senza precedenti contro le forze militari americane e le navi internazionali nel mar Rosso e nel Golfo di Aden”.

La replica degli Houthi: non ci fermeremo

La replica degli Houthi è arrivata a stretto giro. La decisione degli Stati Uniti di reinserire gli Houthi nella lista dei terroristi globali farà soltanto “aumentare” il sostegno alla causa palestinese da parte del gruppo yemenita. Lo ha indicato ad al-Jazeera un portavoce degli Houthi, Mohammad Abdul Salam, precisando che la decisione della Casa Bianca “non ci distoglierà dalla nostra ferma posizione a sostegno dei palestinesi” e non avrà “alcuna efficacia” sul campo. Il portavoce ha anche negato che ci siano “linee di rifornimento” iraniane verso lo Yemen.