Disastro economia a Roma col Coronavirus

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La scusa è pronta: “Il coronavirus ha rovinato l’economia…”. Ci sembra già di sentirli, i nostri governanti, da Zingaretti alla Raggi, allo stesso Conte. E’ il coronavirus che ha depresso l’economia, non la nostra incapacità, ci diranno. E non c’è dubbio che il territorio di Roma e del Lazio stanno subendo,e più ancora subiranno, danno anche economico dalla gestione fallimentare del coronavirus. Senza scomodare l’articolo del Financial Times che prevede recessione per l’Italia. Bella scoperta. Ma già ne vediamo gli effetti a Roma. Meno nella provincia e nella regione.

La scusa dei governanti sarà il coronavirus

La scusa è già pronta, servita su un piatto d’argento. Se le nazioni, dall’Austria alla Francia alle Mauritius, respingono gli italiani, questo non può non ripercuotersi anche a livello interno. Gli stranieri inizieranno ad evitare l’Italia, se l’emergenza non verrà gestita bene, e addio turismo. Roma certamente ne sarà la più colpita. Ristoranti, bar, case-vacanze, alberghi, pensioni, non lavoreranno più. Se anche i musei, i luoghi di cultura e gli eventi saranno momentaneamente oscurati. Già fioccano le disdette dall’estero e se la crisi non si ferma presto occorrerà correre ai ripari. Dubitiamo fortemente che la regione Lazio e il comune capitolino sapranno fare qualcosa per rilanciare l’economia.

Roma, addio al turismo?

Se anche nel Lazio infatti, e segnatamente a Roma, dovesse restringersi la mobilità e se si dovesse bolccare il lavoro, avremo una catena di conseguenze negative. Turismo scoraggiato, forniture interrotte, corsa agli accaparramenti e via di questo passo. Per non parlare delle ignobili specualazioni che già stanno avvenendo. Anche a Roma, dove mascherine e prodotti igienico-sanitari che non si trovano più. Mentre sorge un mercato nero anche per questi prodotti, cosa sulla quale la procura di Milano ha già aperto un’inchiesta. Ma si prevede che ha breve anche altre procure ne seguiranno l’esempio.

Infine, la crescita economica italiana realizzatasi col precedente governo potrebbe interrompersi. Sì, perché era trainata soprattutto dall’export, in particolare eno-alimentare. E adesso che l’Italia è il terzo Paese contagiato, i nostri prodotti potrebbero essere respinti dai compratori, e allora sì che ce la vedremmo brutta. Insomma, se le autorità non fanno qualcosa per stabilizzare la situazione, potremmo avere un altro periodo di recessione, che sarebbe il quarto dal 2008. Sarebbero un po’ troppi…

(Foto Horecanews.it)