Don Antonio Coluccia, il ‘prete coraggio’ aggredito al Laurentino 38

Stava parlando di legalità in strada, in mezzo alla gente. Come ama fare, nei quartieri più pericolosi e degradati della periferia della Capitale. All’improvviso però, degli sconosciuti gli hanno lanciato contro petardi e bombe carta. Don Antonio Coluccia, chiamato da molti il “prete anti spaccio” perché diventato famoso dopo i suoi blitz a San Basilio, è stato costretto a interrompere il suo discorso e a mettersi al riparo. Aiutato dagli uomini della scorta che lo seguono.

Il fatto è accaduto sabato 5 marzo nel quartiere Laurentino 38, mentre don Coluccia era impegnato a parlare con alcuni residenti. Il parroco, proprio in quel quartiere, alcuni giorni prima aveva partecipato a una fiaccolata a sostegno del titolare di un bar aggredito.

L’aggressione a don Coluccia forse dovuta al suo impegno contro il crimine e lo spaccio

Che l’aggressione sia riconducibile a questioni legate alla criminalità, saranno le indagini a dirlo. Di certo c’è quanto denunciato e sottolineato anche dall’associazione Noi. “A intimidire il prete, mentre interveniva in solidarietà ai cittadini della zona, sono state persone che non gradiscono i suoi messaggi per la legalità. Don Antonio è stato costretto a interrompere il suo discorso e a mettersi al riparo. Meno di una settimana fa, eravamo con lui in strada per la fiaccolata organizzata in risposta all’aggressione al barista del quartiere. Vogliamo stringerci a don Antonio ed esprimergli tutta la nostra amicizia e vicinanza”.