Don Luigi Ciotti all’assalto del Ponte contro Salvini

Don Luigi Ciotti

Don Luigi Ciotti è il solito prete rosso. Che deve unirsi al coro anti Salvini e coglie il pretesto del ponte di Messina per polemizzare.

Anche se per la verità la frase che ripete – rispolverata in questi giorni – è la solita di anni fa: “Il Ponte unirà due cosche, non due coste”.

Don Luigi Ciotti contro Salvini

Don Luigi Ciotti non si offenderà sicuramente se gli diciamo di vergognarsi. Perché con quell’affermazione offende milioni di italiani che vivono – e lavorano – in Sicilia e Calabria. E che semmai hanno bisogno di sviluppo per emanciparsi dal giogo mafioso. Se la poteva risparmiare.

Con parole del genere torna paladino di una parte, i nemici del Ponte e del progresso, e teorizza l’incapacità dello Stato di bloccare gli eventuali appetiti delle cricche criminali.

Come se in questi anni non fossero stati fatti grandi progressi anche nella lotta alla mafia.

Il prete rosso dovrebbe scusarsi con il nostro popolo. Il Meridione d’Italia è ora meta di tantissimi nostri connazionali anche in vacanza. Dipingerlo di nuovo come territorio infestato dalla voracità delle bande delinquenziali è davvero un peccato laico.

Che bisogno ha don Ciotti di farsi bello di fronte alla sinistra? La maestà della religione non dovrebbe servirgli come scudo di fronte alla guerriglia di parte di certa politica?

Finalmente lo Stato investe al Sud

Dovrebbe piuttosto sentirsi a disagio con quella specie di servizio d’ordine estremista che ieri ne ha preso le difese non appena Salvini ha parlato di quel “signore in tonaca”, senza nemmeno farne il nome. Sono insorti a sua difesa come se contestare un’affermazione fosse lesa maestà.

Da chi contrasta la povertà ci aspetteremmo invece un plauso verso uno Stato che vuole investire proprio al Sud. Laddove prospera la povertà, finalmente arrivano istituzioni decise a fare la loro parte. Demonizzare una grande opera serve semplicemente abbandonare il Mezzogiorno ad un destino povero. Per fortuna il governo va avanti lo stesso.