Dopo il ‘Bosco Verticale’ di Milano, anche Roma avrà una ‘Foresta Abitata’, ma non per il Giubileo

A sinistra, il Bosco Verticale di Milano, a destra il rendering della Foresta Abitata di Roma, che sorgerà a Tor Marancia

Dopo il ‘Bosco Verticale‘ di Milano, anche Roma avrà una ‘Foresta Abitata‘, ma non per il Giubileo: a Tor Marancia slitta anche la realizzazione di un nuovo grande parco giochi pubblico, una ciclabile, la riqualificazione del mercato rionale locale e la costruzione di un nuovo ed attesissimo maxi parcheggio. Ma andiamo per gradi e riavvolgiamo il nastro. Il Giubileo si avvicina velocemente, ma i lavori di riqualificazione di un’ampia area pubblica nei pressi di via delle Sette Chiese sono in ritardo.

La zona dovrebbe vedere la nascita di una nuova grande area verde con annesso parco giochi, un vero e proprio nuovo e secondo parco che si aggiungerà a quello preesistente. Con piste ciclabili, parcheggi pubblici, giochi bimbi e una serie di interventi urbanistici di rilievo che includono l’aumento dei parcheggi. Ma questo grande progetto rischia, sempre più seriamente, di non essere pronto in tempo per l’avvio dell’evento religioso più atteso della Capitale. Il fine-cantiere, originariamente fissato prima dell’inizio del Giubileo, è stato spostato ufficialmente. Proprio oggi, 9 settembre, l’Ufficio Tecnico capitolino ha fissato la nuova data di fine-lavori al 21 settembre 2025. Salvo ulteriori proroghe. Rendendo sempre più incerta la consegna delle opere.

Dopo il ‘Bosco Verticale’ di Milano, anche Roma avrà una ‘Foresta Abitata’

Tuttavia, lo slittamento dei lavori a Tor Marancia assume un particolare rilievo, poiché l’area è vicina a importanti luoghi di culto che saranno al centro delle attività religiose durante il Giubileo, rendendo la riqualificazione di questa zona in ogni caso cruciale per la città.

Inoltre, questo progetto pubblico, tanto caro alla Giunta Gualtieri, si ‘incrocia’ anche con le esigenze di edilizia privata di vari importanti costruttori romani. Alcune delle opere pubbliche in programma a Tor Marancia, difatti, sorgeranno ma solo come compensazione dell’edilizia privata ‘green’ promossa dall’assessore all’Urbanistica di Gualtieri, Maurizio Veloccia.

Proprio a Tor Marancia è previsto uno degli interventi edili privati più chiacchierati di Roma, ovvero la cosiddetta “Foresta Abitata di Roma” o romana. Una risposta romana al famoso Bosco Verticale di Milano.

Il progetto della Foresta Abitata di Roma

Il progetto, firmato dall’architetto Mario Cucinella, prevede la costruzione di quattro edifici residenziali di dodici piani ciascuno, con facciate tondeggianti e balconi coperti di vegetazione, che richiamano la struttura di un albero. La Foresta Abitata rappresenta un tentativo di introdurre una visione ‘sostenibile’ e ‘di sinistra’ dell’architettura nel contesto urbano di Roma, sebbene le critiche al progetto, anche feroci, non siano mancate.

L’architettura “green” proposta da Cucinella ospiterà difatti appartamenti, ma anche esercizi commerciali e circa 10.000 metri quadrati di social housing (ossia, tradotto in italiano, case popolari) a canone concordato. Tuttavia, le preoccupazioni dei residenti non sono tardate a manifestarsi. L’aumento della popolazione previsto nella zona potrebbe infatti comportare problemi di traffico, rumore e ulteriori difficoltà per i già scarsi parcheggi disponibili. A tale riguardo, il progetto prevede come compensazione l’inserimento di 12.000 metri quadrati di parcheggi pubblici e 16.000 metri quadrati di aree verdi, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità della zona.

Oltre alla Foresta Abitata, i lavori a Tor Marancia includono la riqualificazione del mercato rionale di piazza dei Navigatori. La costruzione di un parco giochi per bambini su via Marco e Marcelliano. Infine anche la riedificazione della Bocciofila su via delle Sette Chiese. Nonostante il piano di riqualificazione, resta da vedere se la città sarà in grado di consegnare queste opere nei tempi previsti. O se i ritardi diventeranno un ulteriore motivo di frustrazione per i cittadini romani. Già alle prese con problemi cronici di traffico e mancanza di servizi. O, infine, le classiche opere eterne-incompiute.

Del resto, altri cantieri nella Capitale, tra l’altro relativi a zone centralissime della città Santa, tra cui quelli di piazza Risorgimento, della ciclabile Università-Sapienza-Stazione Termini e di piazza Mazzini, stanno affrontando difficoltà simili. Con progressi lenti e scadenze che sembrano sempre più lontane. Con il Giubileo alle porte, l’attesa per la conclusione dei lavori si fa sempre più feroce.