Dopo un lungo degrado, la Regione Lazio avvia la valorizzazione del castello di Santa Severa
Dopo decenni di degradi, la giunta regionale del Lazio ha approvato l’atto di indirizzo del programma di valorizzazione del complesso monumentale del Castello di Santa Severa, in comune di Santa Marinella, provincia di Roma, che prevede uno stanziamento complessivo di 3 milioni, 428mila e 200 euro in affidamento a Laziocrea spa per le annualità 2024- 2028. “Questo atto è la conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto da quando ci siamo insediati, ovvero la ferma volontà di proseguire con il modello di gestione diretta del Castello di Santa Severa. Si tratta di un patrimonio del nostro territorio che ha una potenzialità immensa, il cui controllo organizzativo, resta così saldamente in capo alla Regione, tramite Laziocrea”, ha dichiarato l’assessore alla Tutela del Territorio, al Demanio e al Patrimonio, Fabrizio Ghera.
Il castello potrebbe diventare sede di prestigiosi eventi internazionali
Al programma di valorizzazione del complesso monumentale del Castello di Santa Severa è annesso anche il piano economico finanziario della gestione (Business plan) proposto sempre da Laziocrea spa, che definisce i progetti e le attività sia culturali che commerciali per valorizzare e implementare al massimo la gamma dei servizi offerti, moltiplicarne l’impatto sul contesto territoriale di riferimento e quindi trasformare il Castello in un’importante opportunità competitiva per la Regione Lazio, anche in vista dei futuri grandi eventi che a breve la interesseranno, come ad esempio, il Giubileo del 2025.
Stanziati circa tre milioni e mezzo di euro
Lo stanziamento da parte della Regione Lazio così distribuito: 747.860 euro, annualità 2024; 692.960 annualità 2025; 662.460 annualità 2026; 662.460 annualità 2027; 662.460 annualità 2028. Attraverso l’atto, vengono inoltre aggiornarti gli accordi interistituzionali e le convenzioni da stipularsi con il Comune di Santa Marinella relativamente al “Museo del mare e della navigazione antica”, con la Soprintendenza territorialmente competente per l’archeologia e gli spazi museali, con la Diocesi Porto Santa Rufina per i luoghi di culto e gli spazi annessi.