“Dove vedere i delfini vicino a Ostia”: la Regione Lazio promuove l’area marina di Tor Paterno

Delfini
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Tra Roma e Torvaianica c’è un angolo blu di paradiso che non si conosce: l’area marina protetta delle Secche di Tor Paterno. Con questo slogan la Regione pubblicizza il bellissimo territorio a sud della Capitale. Un’area dove è possibile vedere i delfini.

Un’esperienza preziosa, da vivere a bordo di un gommone e in presenza di naturalisti/biologi che hanno il compito di coinvolgere grandi e piccini nelle varie attività rendendo ogni uscita unica.

Qui, grazie all’associazionesotto al mare è possibile fare tutto questo. L’associazione, infatti, organizza uscite ecoturistiche di whale watching, a cui tutti possono partecipare. Le uscite vengono svolte tutto l’anno tutti i giorni a bordo di un gommone di 6 metri. Un’area, definita dagli esperti, una vera e propria perla nel mediterraneo dove è possibile trovare tanti delfini, tant’è che ormai quotidianamente vengono avvistati diversi esemplari.

Tursiops truncatus di Tor Paterno

“Si tratta di gruppi di tursiopi, nome scientifico Tursiops truncatus – commenta il biologo Valerio Manfrini, che da 25 anni studia cetacei e tartarughe marine – Insieme alla stenella striata (Stenella coeruleoalba) sono i delfini più comuni nell’area. Questi animali, a differenza di altre specie di cetacei che prediligono acque più profonde, si avvicinano alla costa. Sono conosciuti dai pescatori perché capita che li seguano nella speranza di cibarsi dei pesci usciti dalle reti o lanciati dai pescatori stessi. I tursiopi davanti a TorvaianicaOstia e Fiumicino sono studiati e monitorati da anni nell’ambito del Progetto Delfini Capitolini. Quando si avvistano cetacei in mare, però, bisogna sempre stare a debita distanza per evitare di spaventarli, di ferirli o di separare i piccoli dagli adulti”.

Le Secche di Tor Paterno

Le Secche di Tor Paterno, situate a largo della costa romana tra Ostia e Torvajanica, sono costituite da una formazione rocciosa, coperta da organismi animali e vegetali che, scavando o costruendo le loro “tane” nel corso dei secoli, ne hanno modificato la forma. Si presentano come una vera e propria isola sul fondo del mare, in un ampio “deserto” di sabbia e fango.

Le caratteristiche dell’area

La profondità massima è di circa 60 metri mentre la sommità della “montagna” giunge a 18 metri sotto il livello del mare. Nulla emerge dall’acqua, né è normalmente visibile dalla superficie. Le condizioni di torbidità, assai variabili, sono legate agli improvvisi mutamenti del regime delle correnti, causati dalla vicinanza con il delta del Tevere. E proprio il fiume offre un importante contributo per lo sviluppo della vegetazione marina, ed è responsabile della alta “produttività ecologica” della zona: difatti, sulle Secche si concentra una sorprendente quantità di vita animale e vegetale.

Cosa è possibile trovare

La sommità del banco roccioso è popolata dalla Posidonia oceanica che qui vive fino a circa 25 metri di profondità. Più in profondità si trovano interessanti colonie di celenterati, stretti parenti del corallo, come la bellissima Gorgonia rossa e gli Alcionari, rarissimi altrove. Uno studio di pochi anni fa attesta la presenza di Gerardia savagliaun raro celenterato noto come “Corallo nero”. Sono numerose le specie di pesci, sia di fondale, come la Murena, il Gronco, e la Rana pescatrice, che di acque libere, come la Spigola, il Cefalo, l’Occhiata, il Sarago. In superficie, in alcune stagioni, non è difficile avvistare i delfini.
Il 29 novembre 2000, il Ministero dell’Ambiente ha dichiarato la zona delle secche di Tor Paterno “Area Marina Protetta”, affidandone la gestione a RomaNatura.