Dramma nella notte, muore contro un tram un 18 enne in scooter. Grave il passeggero

Dramma nella serata di ieri a Roma. Dove attorno alle 20.00, in località Pigneto nei pressi della rimessa dell’Atac, uno scooter con a bordo due giovanissimi è finito contro un tram della linea 5. Le dinamiche del sinistro sono ancora tutte da accertare, ma dai primi rilievi effettuati dalla Polizia locale e dalle Forze dell’ordine giunte sul posto sembrerebbe che il motoveicolo stesse transitando sulla corsia riservata al mezzo pubblico. Poi chissà, forse il buio o l’asfalto reso viscido dalla pioggia possono aver fatto il resto. E purtroppo, per il conducente dello scooter, appena 18 enne, non c’è stato nulla da fare. I soccorritori hanno solamente potuto constatare la morte sul colpo. Grave ma vivo invece il passeggero, di 17 anni e attualmente ricoverato in codice rosso in ospedale.

Quello di ieri sera, è purtroppo soltanto l’ultimo di una serie di incidenti stradali che stanno segnando con una scia di sangue troppe vie della Capitale. Diverse le cause, dalla distrazione all’eccesso di velocità. Ma spesso sul banco degli imputati è finita la manutenzione stradale. Con buche killer disseminate un po’ ovunque. E illuminazione talvolta carente, per non parlare della segnaletica orizzontale e verticale. E degli alberi, che con le loro chiome non potate nascondono la luce della lanterna dei semafori.

https://www.romatoday.it/cronaca/incidente-stradale/prenestina-morto-18-anni.html

Il dramma di ieri e i troppi scontri stradali nel rapporto di Legambiente

I dati diffusi nel dossier di Legambiente ‘Sicurezza stradale nelle città” sono davvero impietosi. E bocciano senza appello la Capitale. Con oltre 12000 incidenti stradali registrati nel 2019, circa 33 al giorno. Compreso il dramma di ieri. E non va meglio se teniamo in conto solo i sinistri più gravi. Perché circolando per Roma si rischia davvero di morire. Con un decesso registrato circa ogni tre giorni. Le cause di questo disastro sono molteplici, e Legambiente punta il dito su un trasporto pubblico non all’altezza. Che comporta di riflesso un uso eccessivo dell’auto privata. Ma anche all’assenza di alcune infrastrutture dedicate ad esempio ai ciclisti. Con le piste ciclabili ferme a poco più di 100 chilometri. Nonostante le promesse della giunta Raggi. Quando si parlava di 3 chilometri di nuove corsie protette che avrebbero visto la luce ogni giorno. Fantascienza. E poi ci sono i tratti a scorrimento veloce, come la Togliatti e la Colombo. E quelli molto affollati di pedoni, come le zone vicino a Termini. Ma anche alcune aree di Prati e dell’Esquilino. Insomma, una mappa del rischio che rischia di farci venire i brividi ogni volta che usciamo di casa.

Roma maglia nera per gli incidenti stradali. Le buche uccidono come il covid