Due asterischi e il fratello della compagna di Righini viene assunto in Comune: dal 30° al 3° posto solo perché ha fatto il militare

Righini - Biordi

Non bastava il polverone nato dopo il post che anticipava i lavori – per un importo di 400 mila euro – a Monte San Giovanni Campano, piccolo paese della provincia di Frosinone diventato improvvisamente “famoso” proprio per le doti di “preveggenza” della consigliera della Lega, nonché compagna dell’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini, Lorella Biordi.

Adesso il Comune del frusinate è nuovamente all’attenzione di molti, sempre per motivi – o meglio parenti – legati alla compagna di Righini. Nel paese ciociaro, infatti, basta un gioco di asterischi e qualche riga di legge per far sì che chi arriva trentesimo in un concorso pubblico si ritrovi magicamente al terzo posto. Risultato? Assunzione a tempo indeterminato. Tutto legale, per carità. E guai a pensare male. Ma si tratta di un caso che sta attirando attenzione per il modo in cui è stato applicato un particolare meccanismo legale. E il nome al centro è quello di Valerio Biordi, fratello della consigliera leghista Lorella Biordi.

L’iter della “promozione” e il legame con la politica

Valerio Biordi, che da inizio novembre è operativo presso il Comune come “operatore esperto tecnico manutentivo” part-time, è salito in graduatoria proprio grazie alla riserva di posti prevista per chi ha svolto il servizio militare. Cosa del tutto lecita e prevista dalla legge, ovviamente. Con buona pace di tutti quelli che si erano impegnati e avevano ottenuto un risultato migliore. Questa norma, codificata negli articoli 1014 e 678 del disegno di legge n. 66 del 2010, permette infatti ai candidati con esperienza militare in congedo di ottenere priorità in graduatoria. Nel caso di Biordi, quindi, da trentesimo è passato terzo, scavalcando ben 26 persone con punteggi superiori. Tutto perfettamente legale, ma di certo discutibile in termini di merito.

La controversa applicazione delle leggi

Il legame tra Biordi e la politica non si ferma qui: la sorella Lorella, consigliera comunale, è come dicevamo sentimentalmente legata a Giancarlo Righini, assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura, già salita alla ribalta per aver reso pubblica una delibera di fondi prima ancora dell’approvazione della Giunta. Insomma, la Ciociaria, con la sua storia e cultura, sembra ora fare notizia anche per come vengono applicate le norme.

Comune poco trasparente: codici alfanumerici al posto dei nomi

Come quella sulla trasparenza. Come impongono il decreto legislativo 30 marzo 2001 e soprattutto la direttiva Anac sugli Obblighi di pubblicazione concernenti i bandi di concorso (art. 19, d.lgs. 33/2013) i nomi dei vincitori dei bandi nella amministrazioni pubbliche devono essere pubblicati. E non, come avvenuto a Monte San Giovanni Campano, sostituiti da codici alfanumerici. In questo modo chi legge non può vedere a chi sono stati assegnati i posti corrispondenti.

Quindi non solo gli asterischi, ma anche i numeri. Ed ecco che il piccolo paese, dove si prevedono le mosse della Regione, dove si riesce a scalare le classifiche (secondo la legge, nessuno dice il contrario) meglio che nella Top10 di RDS, diventa all’improvviso il “Comune dei miracoli”.

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