Dybala è della Roma. La 10 di Totti ha il suo erede
La Roma ha battuto la concorrenza del Napoli e dell’Inter, che da qualche settimana si era defilata. E si è assicurata per tre anni i servigi dell’asso argentino Paulo Dybala. Una notizia bomba, che scuote il mercato. Un colpo che fa sognare i tifosi giallorossi, pronti ad accogliere all’aeroporto in migliaia il loro nuovo idolo. E che avvicina la Roma ai migliori club della serie A. Decisivo nella trattativa il pressing di Mourinho, ma anche i ‘corteggiamenti’ di Totti. E la volontà dei Friedkin. Che alla fine sono sempre quelli che devono trovare il denaro. E far quadrare i conti. La trattativa si è chiusa in nottata, con una riunione fiume tra i procuratori del calciatore e Tiago Pinto. La Joya in giallorosso guadagnerà sei milioni all’anno per tre anni, compresi bonus. Mentre i diritti di immagine, saranno quasi interamente gestiti dall’ entourage del calciatore. Scelta questa, che ha fatto la differenza con il Napoli. Insieme al progetto, perché Mou ha saputo essere convincente e affascinante. Vieni, sei al centro del progetto e insieme scriviamo la storia, i concetti espressi al telefono dallo Special One. Che ha ancora una volta colto nel segno.
Totti aveva già offerto la sua 10 a Paulo Dybala
Dybala, secondo le ultime notizie diffuse dai siti specializzati, sarebbe stato raggiunto a Torino anche dai Friedkin. E sarebbe già su un volo privato verso il Portogallo, con la proprietà giallorossa e i procuratori. Pronto a sottoporsi alle visite mediche. Dopo di che, ci sarà soltanto da vederlo in campo, in coppia con Tammy Abraham. E da stropicciarsi gli occhi. Anche la maglia che indosserà Paulo in giallorosso, non è un mistero. Sarà la 10 di Totti, che gliela ha già offerta. La Joya in nazionale gioca con il 21, ma nella Roma quel numero e’ già di Matic. In ogni caso, il 10 rappresenta da queste parti un simbolo unico, una eredità affascinante e pesante. Che nemmeno capitan Pellegrini aveva voluto. Ora però, con Dybala tutto cambia. E la piazza giallorossa, dopo la notte di Tirana, torna a cantare e a sognare.