E’ definitivo: la Cassazione ordina di liberare i locali del Caffè Greco di Roma
La Cassazione ha messo la parola fine alla querelle sulla sfratto dello storico Caffè Greco di Roma, ordinando di fatto di liberare i locali. L’azione legale è stata portata avanti dall’Ospedale Israelitico (proprietario dell’immobile che ospita lo storico bar di via dei Condotti). L’Ente comunica che la Corte d’appello di Roma ha nuovamente confermato la piena correttezza dell’operato della Proprietà, dichiarando inammissibile l’azione intrapresa dalla società che attualmente occupa l’immobile al fine di impedirne il rilascio.
Lo sfratto del Caffè Greco riconosciuto da cinque sentenze
Tale provvedimento ribadisce quanto già riconosciuto dalle altre cinque sentenze precedenti del Tribunale e della Corte d’Appello di Roma e che dunque il provvedimento che ordina il rilascio dell’immobile deve essere eseguito. L’Ospedale Israelitico non può essere costretto ad alcun rapporto negoziale forzato. Inoltre, il vincolo del ministero dei Beni Culturali è perfettamente compatibile con l’affidamento dell’immobile a un altro gestore e i beni e le opere presenti all’interno dell’immobile continueranno a essere tutelati dall’Ospedale nel rigoroso rispetto del vincolo ministeriale, rassicurando che la chiusura del Caffè Greco mai presa in considerazione in quanto sarebbe contro la legge e che il nosocomio preserverà il valore storico e culturale che il prestigioso immobile rappresenta per la città.
Tuttavia l’attività del bar dovrebbe proseguire
L’Ospedale Israelitico esprime soddisfazione per l’ultimo provvedimento, e formula l’auspicio che con esso sia messa la parola fine alle tante inesattezze circolate sino a oggi con il solo scopo di ostacolare quanto deciso dal Tribunale e dalla Corte d’Appello di Roma. Ora si apre un nuovo capitolo che vedrà il cambio di gestione, un nuovo canone d’affitto mantenendo, naturalmente, la massima attenzione verso la storia, gli arredi e la cultura legata al bar della via più chic di Roma.