E dopo il Pd dallo Spallanzani esaltano i cinesi di Prato

Spallanzani

Giuseppe Ippolito, il direttore dell’istituto Spallanzani di Roma, conferma che il suo cuore batte a sinistra. Infatti Ippolito non ha perso l’occasione, a Prato, di elogiare il sistema sanitario toscano. Il direttore dello Spallanzani ha applaudito in particolare la comunità cinese di Prato, che si è messa in autoisolamento. Anche in occasione di precedenti malattie nella comunità cinese – ha detto Ippolito – il sistema ha funzionato. Ma la maggioranza degli italiani, noi compresi, lo apprendiamo solo ora. Comunque, meglio così.

Ippolito, direttore dello Spallanzani: vaccino tra un anno

Il direttore dello Spallanzani Ippolito ha poi reso noto, nella conferenza sul Coronavirus a Roma ieri, che per il vaccino occorrrerà attendere molti mesi. Forse un anno. “L’Istituto Spallanzani è inserito in un programma per lo sviluppo di un vaccino e in questi giorni stiamo valutando la possibilità di una nuova piattaforma vaccinale”. L’istituto Spallanzani, costruito nel 1936 è da tempo in prima linea contro le malattie infettive in Italia. Nel 1970 affrontò l’epidemia di colera, poi la salmonellosi e l’epatite.

Ippolito: calo a primavera? Questo lo dice Trump…

Ma Ippolito non ha rinunciato alla sua vocazione politica neanche in quest’occasione. “La diffusione del coronavirus potrebbe subire una battuta d’arresto con l’arrivo del caldo e della primavera?”, gli è stato chiesto dai giornalisti.  ”Mah, questo lo ha detto il presidente Trump. Noi invece speriamo che esistano anche le capacità di reazione degli individui”. I giornalisti nella sede della stampa estera, riportavano l’ottimistica previsione del presidente americano. Ippolito non ha però negato l’effetto positivo del clima più mite. “Due giorni di freddo hanno sicuramente favorito più patologie da raffreddamento. E noi speriamo che con l’arrivo del caldo diminuiscano queste patologie e, di conseguenza, come ha detto Trump, diminuisca anche la probabilità che le persone abbiano sintomi influenzali e che possano trasmetterli ad altri”. Certo, Donald Trump non è un infettivologo, però consideriamo che i casi negli Usa sono circa 60.

Trump chiede 2,5 mld di dollari per l’emergenza

La comunità cinese è enorme negli Usa. Circa 4 milioni di persone, mentre in Italia sono 300mila. Per questo Trump ha immediatamente nominato capo dell’unità di crisi del coronavirus il vicepresidente Mike Pence. Richiedendo anche al Congresso 2,5 miliardi di dollari per l’emergenza di cui uno per lo sviluppo del vaccino. Che molto probabilmente arriverà dall’America.

(Foto: pagina Facebook Pd)