E due: pesante figuraccia delle opposizioni sulle sfiducie strumentali ai ministri del legittimo governo
E due: l’Aula della Camera ha respinto anche la mozione di sfiducia nei confronti del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, con 213 no e 121 sì. Contrari alla sfiducia anche i parlamentari di Italia Viva. Ieri la bocciatura – con 211 no, 129 sì e 3 astenuti – della mozione di sfiducia nei confronti del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, finito nel mirino delle opposizioni per i rapporti di collaborazione con Russia Unita. L’aula aveva votato nel primo pomeriggio di ieri a favore della richiesta della maggioranza di inversione dell’ordine del giorno, con le dichiarazioni di voto e il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti di Salvini già nella serata di ieri.
La reazione di Salvini
“Grazie. Ennesima figuraccia della sinistra, andiamo avanti col nostro lavoro”, è stato il commento via social del ministro al voto dell’aula. “Ho una riunione sulle concessioni autostradali, vado a fare il mio lavoro di ministro”, aveva detto Salvini nel primo pomeriggio rispondendo al termine del question time a chi gli chiedeva se sarebbe tornato nell’Aula di Montecitorio per la discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dalle opposizioni.
Rampelli: grazie all’opposizione
“Ringraziamo l’opposizione per aver rafforzato con questo voto il Governo e la maggioranza che lo sostiene. In molti in Italia avevano il dubbio che non fossero attrezzati per uno scontro con il centrodestra, per togliere ogni dubbio ci hanno fatto il primo assist e domani arriverà il resto”, le parole del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, a proposito della bocciatura della mozione di sfiducia.
Renzi e Italia Viva
“Votiamo sì alla sfiducia a Salvini perché contesta il posizionamento politico di Salvini sulla Russia”, scriveva Matteo Renzi, leader di Italia Viva, sui social. “Ci scappa da ridere a pensare che questa mozione sia firmata anche dal Movimento Cinque Stelle – che era ospite dei congressi del partito di Putin esattamente come la Lega – e da Giuseppe Conte, che ha fatto entrare i soldati russi in Italia senza alcuna logica. Ma noi facciamo politica e dunque l’ipocrisia grillina non ci interessa. Votiamo sì alla sfiducia basata sulla politica”. “Votiamo no alla sfiducia a Santanchè perché basata sulle indagini giudiziarie che la riguardano. E noi non chiediamo le dimissioni per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio. Il garantismo è tale se si applica a tutti, soprattutto agli avversari. Facile fare i garantisti con gli amici: la vera sfida è essere garantisti con gli avversari”, ha proseguito Renzi.