E il Comune di Frosinone si comprò la Banca d’Italia… (video)

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E il Comune di Frosinone si comprò la Banca d’Italia. Ovviamente il Comune, guidato da Nicola Ottaviani, ha solo acquistato il prestigioso palazzo di Bankitalia in via Plebiscito. Diverrà la sede del Comune. Il consiglio comunale ha approvato la delibera con soli due voti contrari. Il palazzo è uno dei più prestigiosi del capoluogo ciociaro e l’amministrazione lo ritiene una degna rappresentanza. Domani la Banca d’Italia, che ha occupato l’edificio sino al 2008, raticherà la decisione e si provvederà alla stesura del contratto.

E il Comune ciociaro è soddisfatto

Soddisfattissimo il sindaco di centrodestra Nicola Ottaviani. «La nuova sede del Comune nel palazzo ex Banca d’Italia di via del Plebiscito diventerà un simbolo identitario della città come lo è il campanile», ha in consiglio comunale.  Aggiungendo: “L’acquisto del palazzo della Banca d’Italia, nella parte alta della città, restituisce al capoluogo una parte importante della propria identità, storica e culturale dopo che, settant’anni fa, la sede municipale era stata bombardata e distrutta nel corso dell’ultimo conflitto bellico”. Nel palazzo verrà anche insediata la pinacoteca del capoluogo.

Il prezzo? 1.650mila euro, per 3.500 metri quadri

Il prezzo è di 1.650.000 euro, da pagare in alcuni anni. Non sembra un prezzo esoso, considerando la natura del palazzo. Sono complessivamente circa 3.500 metri quadri, di cui oltre 1.600 per gli uffici, oltre 400 per abitazioni, quasi 270 per archivi. Il pagamento durerà dieci anni, e in questo periodo l’ente proprietario rimarrà Bankitalia. A cui competeranno però il pagamento dell’Imu, oltre 35mila euro l’anno, sia la manutenzione straordinaria. Alla fine, il comune di Frosinone pagherà esattamente 1.636.000 euro, valore inferiore a quello risultante dall’accensione di un mutuo, e anche a quello del valore del palazzo stesso, stimato in 1.650.000 euro.

Come scrive Frosinoneweb, “Costruito a partire dal 1854, il palazzo ha ospitato gli uffici della Banca d’Italia fino alla chiusura avvenuta nel 2008. Già sede dei gendarmi pontifici, fino alla seconda guerra mondiale (nel corso delle quale ha riportato, come tutto il territorio comunale, ingenti danni) ospitava la caserma dei reali carabinieri”.