È morta Michela Murgia: la scrittrice era malata di cancro
E’ morta Michela Murgia. La scrittrice sarda aveva 51 anni ed era da tempo malata di cancro. L’autrice di Accabadora e Tre ciotole si è spenta dopo settimane di malattia: aveva reso noto di essere affetta da un tumore renale al quarto stadio. Nei mesi scorsi aveva rivela di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio.
La scrittrice aveva rivelato di avere un tumore in un’intervista del 6 maggio al Corriere della Sera in cui svelava qual era stata la sua vita in quegli anni in cui solo gli amici stretti avevano potuto avere accesso alla sua sfera privata. Aveva deciso di non curarsi se non con “un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti” aveva spiegato. Michela Murgia aveva superato un primo tumore che le era stato diagnosticato nel 2014.
L’ultimo messaggio di Michela Murgia
L’ultimo messaggio su Instagram è datato 3 agosto. «Ricevo moltissimi messaggi ogni giorno – scriveva Michela Murgia postando una foto dal letto d’ospedale – tutti affettuosi (gli altri non li vedo, ho sviluppato una felice cecità selettiva) ma non riesco a rispondere a tutt3, perché sono spesso banalmente troppo stanca. Vado un po’ più spesso in ospedale, a volte all’improvviso perché il corpo sorprende e ieri mi mancava il respiro a causa del troppo liquido negli anfratti dei tessuti. Il livello delle cure del nostro sistema sanitario mi ha però fino a ora consentito di tornare sempre a casa stando meglio. Ecco, la risposta che vorrei dare a chi mi chiede continuamente come sto, che era quella che dava Cesare de Michelis: posso stare meglio, ma non posso più stare “bene”. “Meglio” è comunque preferibile a male, quindi godetene con me, Non amo mettere foto dall’ospedale, ma nemmeno voglio nascondere che ci entro, perché è anche questo che fanno le persone che si curano e dobbiamo solo ringraziare di poterlo fare, in barba a chi demonizza chi paga le tasse. Grazie dei messaggi. Smettete di mandare cibo al Cambio, però: non posso mangiare tutti i dolci del sud, i formaggi della val padana e i vini del Veneto. Tanto non cresco più».