Alessandro Castellaccio è morto dopo 7 giorni di coma: il 41enne era stato massacrato da un gruppo di romeni

Alessandro Castellaccio

È morto al Policlinico Umberto I di Roma Alessandro Castellaccio, il 41enne rimasto ferito dopo una lite davanti a un bar di Tivoli. I fatti risalgono a domenica scorsa: l’uomo era stato ridotto in fin di vita, nel corso di una lite, da un 42enne romeno rimasto anche lui stesso ferito gravemente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. La vittima, ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’Umberto I, in coma farmacologico per una grave emorragia cerebrale, non ce l’ha fatta. Il 41enne e’ morto per le ferite riportate. Il 42enne, invece, ricoverato con prognosi di 30 giorni all’ospedale di Tivoli, era stato denunciato per lesioni. Ma ora la sua posizione potrebbe aggravarsi.

Alessandro Castellaccio massacrato da tre romeni davanti a un bar

Secondo quanto scrive Repubblica, Castellaccio, che si trovava fuori da un bar del centro storico di Tivoli, aveva invitato un gruppo di uomini di nazionalità rumena a fare meno confusione e la discussione si è presto trasformata in rissa.

I militari hanno accertato che domenica sera Alessandro Castellaccio aveva avuto una lite per futili motivi con Aurel C., un romeno di 42 anni, anche lui residente nella zona di via Domenico Giuliani come la vittima.
Scirve Il Tiburno che nella scazzottata il 41enne italiano aveva avuto la meglio sul 42enne romeno, ma quella che sembrava una discussione tra due persone si era improvvisamente trasformata in un pestaggio.
In soccorso di Aurel C. era intervenuto infatti un gruppo di romeni che ha iniziato a picchiare il 40enne tiburtino, facendolo stramazzare sul selciato.
Tre, forse quattro o cinque uomini si sono accaniti a calci su Alessandro Castellaccio lasciandolo esanime in terra.
La vittima era stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, ma le sue condizioni erano apparse subito molto gravi a causa di un’emorragia cerebrale, per questo i sanitari ne avevano disposto il trasferimento all’Umberto I di Roma.

Ricoverato con prognosi di 30 giorni all’ospedale di Tivoli il cittadino romeno era stato denunciato per lesioni dai carabinieri intervenuti sul posto. Ora per lui l’accusa potrebbe aggravarsi in omicidio. L’uomo, un operaio incensurato, però, non ha voluto rivelare i nomi di chi ha partecipato al pestaggio ora trasformatosi in omicidio.