È morto Renato Balestra: era il decano degli stilisti italiani. Il suo consiglio ai giovani: “Siate ingordi di vita” (video)

E’ morto alle 21 in una clinica di Roma Renato Balestra. Lo stilista aveva 98 anni. I funerali si terranno martedì 29 novembre alle 12 nella chiesa di Santa Maria del Popolo. Ad annunciare la morte, come riporta il Messaggero, le figlie Fabiana e Federica, assieme alla nipote Sofia alle quali andra’ la gestione del marchio. “Viaggiate molto, studiate molto e non accontentatevi, siate curiosi della vita, ingordi di vita”, questo il suo consiglio in una intervista del 2013, ancora disponibile in Rete. “Il buon gusto è un motivo di vita. Senza glamour, senza sogno, la vita è abbastanza povera”. Così diceca lo stilista in questa intervista su Youtube.
Renato Balestra era nato a Trieste
Nato a Trieste, nel 1954 si trasferisce a Roma. La passione per il cinema lo porta a disegnare i costumi per Ava Gardner in La contessa scalza e Il sole sorge ancora, per Gina Lollobrigida in La donna più bella del mondo, per Sophia Loren in La fortuna di essere donna, per Candice Bergen in L’ultimo avventuriero, per Shirley Jones, Micheline Presle e Giorgia Moll in L’intrigo. Nel 1958 inizia a presentare le sue collezioni negli Stati Uniti, da Los Angeles a New York. Debutta a Hollywood con grandi attrici come Zsa Zsa Gabor, Tina Louise, Joan Bennett, Natalie Wood, Ann Miller, Arlene Dahl e Linda Christian e diventando così il designer preferito di star del cinema come Liz Taylor, Claudia Cardinale, Marina Cicogna, Lydia Alfonsi, Daniela Rocca, Yvonne Furneaux, Carroll Baker, Candice Bergen e Cyd Charisse.

Nel 1959 apre il suo primo Atelier a Roma in via Gregoriana 36, e nel 1961 presenta la sua prima Collezione di Haute Couture Primavera-Estate alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. È in questi anni che nasce il “Blu Balestra”, su un abito corto in raso: un blu brillante, magico e senza tempo, un colore unico che ancora oggi è simbolo indiscutibile della Maison. Nel 1962 Renato Balestra diventa membro della Camera della Moda Italiana e viene scelto dall’Istituto Italiano per il Commercio Estero (ICE) per promuovere il Made in Italy nel mondo. Nel gennaio del 1963 sfila per la prima volta nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, proponendo una moda completamente nuova che si distingue per semplicità, accuratezza e spontaneità. Sviluppa questo nuovo approccio con collezioni esclusive per i department store Isetan a Tokyo e Saks Fifth Avenue, Bergdorf Goodman, Foley’s, Neiman Marcus e Lord & Taylor negli Stati Uniti.
Alla fine degli anni Sessanta il brand Renato Balestra è distribuito in oltre 70 grandi magazzini americani e sfila nelle Filippine, a Singapore, in Thailandia, Giappone, Malesia, Indonesia e in Medio ed Estremo Oriente. Ben presto veste le donne più potenti ed eleganti del mondo, tra cui first lady, principesse e imperatrici. Riesce a esaltare le differenti culture e i materiali locali, grazie all’importanza che ha sempre dato alla sartoria taylor-made. Tra i primi designer a credere nel licensing, lancia il profumo Balestra nel 1978 e nel corso degli anni esplora e sviluppa con successo varie categorie di prodotti: oltre alle fragranze anche trucco, valigie, occhiali e articoli per la casa. L’interesse unico per le arti – tra cui il teatro – lo spinge a disegnare i costumi per Così è (se vi pare) diretto da Franco Zeffirelli (1985), la Cenerentola di Rossini al Teatro dell’Opera di Belgrado (1988) e Il cavaliere della rosa di Strauss al Teatro Verdi di Trieste (in occasione dell’apertura della stagione lirica nel 1999). Qualche anno dopo torna a disegnare i costumi del musical Cinderella, prodotto da Broadway-Asia Entertainment, che tocca le maggiori città asiatiche e arriva fino in America in un tour mondiale tra il 2009 e il 2011. Nel 2019, oltre ai costumi, disegna la scenografia per il Lago dei Cigni di Tchaikovsky per il Teatro dell’Opera di Belgrado
Renato Balestra era un viaggiatore, un uomo colto, un amante della musica lirica. Ha suonato tanti anni il pianoforte: Chiaro di luna di Beethoven e di Debussy, i suoi preferiti. Una passione particolare per la città di Miami: si vive all’aria aperta, sempre in maglietta: ho magliette, jeans e uno smoking per le sere di gala. Era questo il segno del suo modo di intendere la vita: tutto affrontato sempre in maniera semplice ed elegante. Semplicemente inimitabile.