E’ panico coronavirus a Roma. 100 in quarantena

Giappone Covid

E’ panico coronavirus a Roma. E cresce l’allarme tra i cittadini.  Sono 100 le famiglie messe ad oggi in quarantena nella capitale. Si tratta di persone serie e responsabili come dovremmo esserlo tutti di fronte alla pandemia. Sono stati nella zona rossa del nord Italia, tra Lombardia Emilia Romagna e Veneto. Oppure vengono da viaggi in Cina. Si sono auto segnalati alle strutture sanitarie competenti. E da oggi sono bloccati in casa. In attesa degli sviluppi, sperando ovviamente che non ce ne siano. E che la salute per tutti loro rimanga buona.

Allarme coronavirus a Roma. Cento famiglie in quarantena

Quarantena forzata quindi per 100 famiglie romane per il rischio di aver contratto il terribile coronavirus in recenti viaggi. Ma ora che succederà? Quando potranno uscire di nuovo e ricominciare liberamente la loro vita? Ce lo spiega Enrico di Rosa, direttore del servizio igiene e sanità pubblica della ASL Roma 1 in una intervista nelle pagine romane del Corsera. Tutte le persone che ora si trovano in quarantena dovranno misurarsi la temperatura almeno due volte al giorno. Se noteranno febbre o sintomi particolari dovranno immediatamente chiamare le autorità sanitarie competenti e inizieranno test e controlli per vedere se si tratti di semplice influenza o di  coronavirus. Ricordiamo che la quarantena minima prevista dai protocolli ministeriali è di quattordici giorni. Quindi bisognerà ancora aspettare un po’ per saperne di più. E intanto la preoccupazione cresce.

Tendopoli in 33 ospedali di Roma e del Lazio. Ed è panico

Arrivano anche le tendopoli davanti agli ospedali. Come in tempo di guerra. Dopo le critiche dei giorni scorsi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore D’Amato hanno disposto una misura d’emergenza che ha spaventato un po’ tutti. Tende da campo davanti ai maggiori ospedali e pronto soccorso di Roma e del Lazio. Per tenere separati dagli altri i pazienti potenzialmente infetti da coronavirus e iniziare il triage senza il rischio di infettare tutti. Giusto, ma la gente va anche tranquillizzata perché oramai il panico si è diffuso. E le tendopoli non rassicurano nessuno.

Ancora in 45 in osservazione 

Per ora su 128 pazienti monitorati nel Lazio 83 sono risultati negativi al test sul coronavirus, mentre 45 sono ancora sotto osservazione. Questi i dati che ci comunica l’Istituto malattie infettive e che vengono diffusi dallo Spallanzani che è diventato quartier generale per la lotta al virus. E per la ricerca di un vaccino, se e quando sarà disponibile in un prossimo futuro. Intanto le linee dedicate all’emergenza sono prese d’assalto e il personale sanitario è allo stremo. Ce lo dice Pier Luigi Bartoletti vice presidente dell’Ordine dei medici di Roma. Il numero 1500 dedicato all’emergenza coronavirus e messo a disposizione dal Ministero della Salute scoppia ed è sempre intasato a causa del panico. Come al solito siamo noi medici a dover reggere da soli il peso di tutta la situazione. Queste le parole del medico, rilasciate sempre oggi sulle pagine del Corriere della Sera. E, aggiungiamo noi, medici e operatori sanitari sono davvero gli eroi di questi giorni. le istituzioni non possono più lasciarli soli.

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