Ecco la cura del ferro del Campidoglio. Il tram 8 a 10 all’ora

Il tram 8 per lunghi tratti dovrà andare a 10 chilometri orari. Più o meno, come un cittadino nemmeno troppo allenato che va a farsi a piedi una corsetta. Questo è quanto si evince dalle ultime direttive dell’Atac. Che impongono i nuovi limiti alla velocità (si fa per dire) dei convogli da largo Ravizza all’ospedale S. Camillo in entrambi i sensi di marcia. Poi in viale Trastevere, fino al ministero della Pubblica istruzione. E infine in via Arenula, dopo l’attraversamento del ponte sul Tevere. Mentre nelle curve e negli scambi più a rischio, si procede a passo d’uomo. Con il limite fissato a 5 km/h. Ma come può essere possibile che una tranvia moderna cammini come una lumaca? Semplice, i binari attualmente disponibili sarebbero poco adatti ai treni moderni che circolano sulla linea. Che sono a pianale ribassato, e che per la presenza di dossi e avvallamenti strusciano sull’asfalto. Così sarebbe spiegato il motivo delle tante rotture, e di alcune linee completamente ferme. Come il 2 al Flaminio, sostituito con le navette. Con i lavori di manutenzione e ammodernamento che non finiranno prima del 2022. Ma anche il tram 3 e’ spesso limitato a Porta maggiore. Per identico problemi. L’8 invece ancora resiste. Ma con la velocità che può sprigionate, converrebbe quasi farsi la tratta a piedi.

Altro che tram del Giubileo. A Roma la metà sono fermi ai box

Tram come lumache

Sulla circonvallazione Gianicolense, nella tratta compresa tra gli impianti di fermata Ravizza e San Camillo, in entrambi i sensi di marcia il limite massimo sarà di 10 km/h.  Stessa velocità su viale Trastevere, fino al ministero della Pubblica Istruzione. Nel complesso di curve e scambi all’altezza di via Induno si scende a 5/6 km/h. Passato ponte Garibaldi nella zona del ministero della giustizia si torna a 10 km/h. Si torna a passo d’uomo tra le fermate Arenula/Cairoli e Florida: 5 km/h.

Secondo quanto resi noto da Atac qualche giorno fa, “agli inizi di agosto sono iniziate le attività di cantierizzazione sulla rete tranviaria, che serviranno a migliorare l’infrastruttura in vista della riattivazione della linea 2. Si tratta di un primo intervento al quale seguirà un secondo lotto di opere da tre milioni di euro in corso di progettazione. Questi lavori serviranno a stabilizzare la produzione del servizio tranviario, contribuendo così al netto miglioramento del trend di crescita del servizio di superficie, che negli ultimi anni ha aumentato la quantità di produzione modificando profondamente anche la qualità dei processi produttivi”.

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