Ecco la zona gialla. Cosa possiamo fare e cosa no a partire da oggi
Da oggi anche il Lazio e la Capitale cambiano colore. E ritornano zona gialla, come nello scorso autunno. E prima del lockdown imposto per le festività natalizie. Si tratta di un giallo un po’ ‘arancione’ però, perchè le regole rimangono comunque un po’ diverse rispetto al passato. Ed ispirate a maggiore prudenza, soprattutto rispetto al divieto di spostarsi tra regioni. E ai limiti di assembramenti nelle case private. Comunque le prossime due settimane anche grazie ai saldi dovrebbero rappresentare una bella boccata d’ossigeno per i commercianti. E consentire anche ai ristoratori di ricominciare a lavorare, pur con il limite della chiusura alle 18. Ma vediamo nel dettaglio quello che si potrà fare da oggi al 15 febbraio, quando scatterà il nuovo monitoraggio. E a seconda dell’indice di contagio verranno adottate le ulteriori decisioni.
FdI: “Il governo riapra subito cinema e teatri con le regole degli studi tv”
In zona gialla possiamo mangiare fuori (solo a pranzo) e fare shopping fino alle 21. Aperti i musei, chiusi nei weekend i centri commerciali
Ed eccole le nuove regole tanto attese. Quelle che da oggi e per i prossimi 15 giorni ci accompagneranno per la cosiddetta ‘zona gialla’. Si parte dalla ristorazione, forse il settore più colpito. Con la possibilità di tornare a consumare all’interno di bar e ristoranti. Ovviamente nel rispetto del distanziamento e del numero massimo di persone ridotto. Che dovrà essere indicato chiaramente all’ingresso. Il tutto dalla mattina alle 5 e fino alle 18, mentre poi sarà possibile solo l’asporto e la consegna a domicilio. Aperti tutti i negozi fino alle 21, mentre rimarrà il coprifuoco dalle 22 alle 05.00. I centri commerciali però rimarranno chiusi nel fine settimana, tranne che per gli esercizi di prima necessità al loro interno. Come farmacie, parafarmacie, tabaccai ed edicole e rivenditori di generi alimentari. Altra novità molto attesa, la riapertura dei musei in città. Sempre nei giorni infrasettimanali, ma è comunque un primo passo. Per ritornare almeno in parte a godere del patrimonio culturale unico che Roma ci offre. Purtroppo invece sempre chiusi cinema e teatri, così come piscine e palestre. Dove sono consentiti frequentazione ed allenamenti solo per gli atleti agonisti iscritti alle rispettive federazioni. Ovviamente sempre permessi la corsa e gli sport individuali all’aperto.
Infine, come già accennato rimangono alcuni divieti. Tra i quali quello di spostarsi in altre Regioni, anche se dello stesso colore. Tranne i soliti casi di lavoro, necessità ed urgenza. E vige il divieto di recarsi in più di due persone nelle case private di parenti. conoscenti e amici. Minori esclusi. Le scuole superiori sono aperte, con la didattica in presenza limitata al 50%. E ovviamente permane l’obbligo di indossare sempre la mascherina anche all’aperto.