Ecco le 15 figure lavorative più richieste per il Natale, ma non solo per Natale
Autisti, addetti alle pulizie, operai, camerieri di sala, magazzinieri, elettricisti, social media manager, addetti alle mense, chef, aiuto cuoco, addetti alle vendite, servizi alla famiglia (colf, baby sitter e badanti), baristi, addetti al confezionamento, receptionist. Sono queste le 15 figure lavorative più richieste per il Natale 2023 secondo il gruppo Orienta, sulla base di un’analisi delle ricerche attive in questo periodo da parte dell’agenzia per il lavoro.
Il Natale rappresenta sempre un volano economico
Per il Natale 2023 si prevede una spesa per regali di circa 8 miliardi contro i 7,2 dello scorso anno, grazie anche alla disponibilità dei 50 miliardi delle tredicesime dei lavoratori e pensionati. Soprattutto in alcuni settori come turismo e commercio, ma non solo, il Natale, spiegano da Orienta, rappresenta un volano economico che si traduce anche in nuove assunzioni. Si pensi che nel mese di novembre in questi due comparti sono state previste nuove assunzione per 66mila unità, con un aumento del 28,3% rispetto ai mesi passati; nel turismo e di oltre 8mila nuovi occupati nel comparto del commercio con ricadute anche nel settore della ristorazione.
Il lavoro da natalizio può trasformarsi in duraturo
“Il periodo natalizio coincide spesso con un aumento dell’occupazione spinta soprattutto dall’aumento dei consumi tipici di questo periodo”, spiega Giuseppe Biazzo, amministratore delegato Orienta Spa. “Va segnalata, tuttavia, una novità importante: le ricerche delle figure professionali e lavorative attive in questo momento non sono legate solo al picco delle festività ma hanno reali possibilità di continuare anche nell’arco del 2024. In altre parole, parliamo di posizioni lavorative non più contingenti ma con possibilità di continuità occupazionale anche per il 2024. Per molte di questa tipologia di mansioni si tratta di un salto di paradigma dove l’esigenza di coprire picchi produttivi periodici in realtà si tramuta in un’occasione di lavoro duraturo”, conclude.