Ecco tutti i film italiani che vedremo nel 2024: vecchie glorie, esordienti e qualche sorpresa

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Cinema italiano, sono 52 i film in uscita nel 2024. I dati di oggi di Cinetel confermano che l’opera più vista dal pubblico nel 2023 è “C’è ancora domani” di e con Paola Cortellesi, che batte negli incassi (32.250.000 euro, in sala dal 26 ottobre), blockbuster targati Usa come “Barbie” (32.122.000 euro, in sala dal 20 luglio) e “Oppenheimer” (27.990.000 euro, in sala dal 23 agosto).  Intanto il 2024 targato Rai (Rai Cinema e 01 Distribution), scrive il magazine “Cinematografo.it”, dopo “Pare Parecchio Parigi” di Pieraccioni (in sala dal 18 gennaio), si aprirà con una lettera d’amore al cinema e a Cinecittà: “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, co-produzione internazionale che sfiora i trenta milioni di budget, dopo il concorso veneziano, sarà al cinema dal 14 febbraio.

Da Messina a Salvatores a Virzì a Muccino

Parla d’amore anche “Another End” di Piero Messina (uscita 24 febbraio). Sentimentale anche “Napoli-New York”, romanzo di formazione per due piccoli fratelli a cavallo dell’Oceano con Favino protagonista. Regia e sceneggiatura di Gabriele Salvatores, soggetto di Fellini e Pinelli, il budget 18 milioni. Dopo Barbareschi psichiatra nel suo “The Penitent”, ecco il cavallo di ritorno post-pandemico Muccino che per rimpinguare il botteghino scommette su un altro lungometraggio tra l’America e la Sicilia: “Here Now”. Mentre Virzì a Ventotene ha girato “Un altro Ferragosto” dopo “Ferie d’agosto”. Non più fumetti, invece, per i Manetti Bros.: concluso “Diabolik”, ecco “U.S. Palmese”, film corale su una squadra calabrese di calcio che milita in categorie non professionistiche.

Arrivano anche lavori biografici, da Pirandello a Berlinguer e Matteo Messina Denaro

Intanto, dopo “La stranezza” di Andò, il cinema continua a celebrare Pirandello. In “Eterno Visionario” di Michele Placido lo incarna Fabrizio Bentivoglio, perché Servillo è coinvolto in “Iddu” della coppia Piazza-Grassadonia, biopic incentrato su Matteo Messina Denaro. Un progetto che vede anche Elio Germano, nel frattempo volto di “La grande ambizione” di Andrea Segre su Enrico Berlinguer. Biografia l’opera seconda di Gianluca Jodice: dopo “Il cattivo Poeta” D’Annunzio, “Il Diluvio” inquadra Luigi XVI e Maria Antonietta. Seconda regia pure per Leonardo D’Agostini: “Una storia nera”, detective-story con Laetitia Casta e Andrea Carpenzano dal romanzo di Antonella Lattanzi (soggettista e co-sceneggiatrice, insieme a Ludovica Rampoldi e D’Agostini).

Debuttano esordienti come Neri Marcorè e diverse cineaste

Tra gli esordienti, invece, Neri Marcorè si sdoppia davanti e dietro la cinepresa per “Zamora”. Ma se le neoregiste di casa Rai sono tre – la cantautrice Margherita Vicario con “Gloria!”, l’attrice Carolina Pavone con “Quasi a casa” e la documentarista Sara Fgaier con “Sulla terra leggeri” – in listino di film firmati da cineaste rimangono l’autobiografico “Prima la vita” di Francesca Comencini, “Ho visto un re” di Giorgia Farina e “Facciamo tutti centro” di Paola Randi. Per il 2024 Medusa, oltre “Race for Glory–Audy vs Lancia” co-produzione internazionale diretta da Stefano Mordini, punta come da prassi sulla commedia: dopo “Come può uno scoglio” con Pio e Amedeo, torna la coppia Bigio-Mandelli (anche regista) con “I soliti idioti 3–Il ritorno”, undici anni dopo.

Nelle sale Abatantuono e Albanese

Poi ecco Abatantuono protagonista di “L’ultima settimana di settembre” di De Blasi e “Ricomincio da taac!” con Germano Lanzoni, senza dimenticare “Un mondo a parte” di Riccardo Milani con protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele, mentre Fabrizio Moro con Alessio De Leonardis fa il suo Breaking Bad: “Martedì e Venerdì”, storia di un padre al verde che diventa un criminale. Così, per trovare una regista promossa dal Biscione bisogna arrivare a “Vesuvio”, esordio di Cécile Allegra con Marco D’Amore e Marianna Fontana. Se Groenlandia produce “Sei fratelli” di Simone Godano e “Diva futura”, di Giulia Steigerwalt, torna in sala anche Laura Samani: dopo gli applausi cannensi a “Piccolo corpo”, è impegnata nella realizzazione di “Un anno di scuola”.

Un biopic su Maria Montessori e altre storie di scuola

Storia vera d’inizio Novecento con al centro una studentessa ginnasiale in una classe di soli maschi ambientata a Trieste e ispirata dal romanzo omonimo di Giani Stuparich. Wanted, invece, distribuirà in Italia “Maria Montessori”, co-produzione italo-francese diretta da Léa Todorov: Jasmine Trinca è la pedagogista. Nonostante il fenomeno Cortellesi, anche il listino di Vision Distribution, che distribuisce “C’è ancora domani”, parla molto al maschile: eccetto “Gli immortali” di Anne Riitta Ciccone e l’esordio alla regia di Michela Giroud anche protagonista in “Flaminia”, la casa capitanata da Orfei, dopo “Enea” di Castellitto che arriverà al cinema il 14 gennaio, punta su “Indagine su una storia d’amore” di Gianluca Tavarelli.

Esordio alla regia anche per Margherita Buy

Ma anche su “Non sono quello che sono-The tragedy of Othello di William Shakespeare” di Leo, “Confidenza” di Daniele Luchetti alle prese con un altro romanzo di Starnone, “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi e “Caracas”, seconda regia per Marco D’amore. Fandango invece distribuirà “Volare!”, esordio alla regia di Margherita Buy. È passata dalla kermesse romana anche Ginevra Elkann (sezione Grand Public) con “Te l’avevo detto”, mentre dal Torino Film Festival arrivano “Girasoli” di Catrinel Marlon (Europictures), “Holy Shoes” di Luigi Di Capua, e “Punto di rugiada” di Marco Risi, come “Non riattaccare” di Manfredi Lucibello (I Wonder). Altri titoli in cerca di programmazione: “Wanted” di Fabrizio Ferraro e “The Well” del cantautore Federico Zampaglione.

Poi ci sono i film “internazionali”

E i film internazionali? Marco Tullio Giordana presenterà “La vita accanto”, sceneggiata con Marco Bellocchio. Ma se Martone trasloca a Roma da Napoli per una nuova fatica ancora senza titolo dedicata a Goliarda Sapienza, Sorrentino prosegue nella fase napoletana: il premio Oscar tornerà in sala con un film ancora da nominare, dedicato a Partenope, protagonista chiamata “come la sua città, ma non è né una sirena, né un mito”, come recita la sibillina sinossi. Intanto il suo Filippo Scotti diventerà un giovane psicolabile scrittore infatuato di una soldatessa americana nella Bologna anni ‘40. Soggetto (il romanzo “L’orto americano”) e regia sono di Pupi Avati.

Finalmente arriva “Challengers” di Guadagnino

Per farsi un opinione sul ménage à trois di Luca Guadagnino, invece, prima annunciato e poi ritirato causa degli scioperi di Hollywood dalla Mostra di Venezia, bisognerà attendere la primavera: l’uscita americana di “Challengers” fissata il 25 aprile, quella italiana il giorno dopo. Triangolo amoroso anche per Gianni Amelio, non su un campo da tennis, ma sul fronte: Alessandro Borghi e Gabriel Montesi saranno medici durante la prima Guerra Mondiale in “Campo di battaglia”, e rivali in amore dell’infermiera Anna (Federica Rossellini).  Infine, dovrebbe uscire entro l’anno con Lucky Red anche il kung fu movie in salsa family di Gabriele Mainetti ambientato sul colle Esquilino ma ancora in cerca di titolo, così come “Hey Joe”, storia d’amore napoletana diretta da Giovannesi tra una ragazza e un soldato statunitense sullo sfondo della Napoli bombardata durante la Guerra.