Ecobonus auto 2024: tutti gli incentivi, ecco come funziona

Auto elettrica per ottenere l'Ecobonus 2024
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Nuovi contributi per l’acquisto di auto elettriche, ibride e termiche (anche a metano o Gpl) in arrivo. Presto nel nostro Paese, entro il mese di maggio, gli incentivi dovrebbero essere pronti, ma per ottenere il bonus bisognerà rispettare, come sempre, dei requisiti. Dai limiti di prezzo ai veicoli coinvolti, cerchiamo di capire come funzionerà l’Ecobonus auto 2024, in attesa del decreto ufficiale che sembrerebbe essere in fase di pubblicazione.

Bonus auto elettriche 2024, a chi è rivolto e quali sono i veicoli non inquinanti

Il bonus per l’acquisto di veicoli non inquinanti, dalle auto elettriche ai veicoli commerciali elettrici, è messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è rivolto a tutte le persone fisiche o giuridiche che hanno intenzione di acquistare un mezzo. A patto, però, che quest’ultimo non vada a ‘intaccare’ l’ambiente. Il contributo, meglio noto come Ecobonus 2024, arriverà a 13.500 euro per chi ha un Isee inferiore a 30 mila euro e servirà per l’acquisto di veicoli non inquinanti, come:

  • Auto elettriche, ibride e a motore termico con un livello di emissioni fino a 135 gr/km di CO2;
  • Motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici di Classe di omologazione uguale o superiore a Euro 5;
  • Veicoli commerciali elettrici.

Nel bonus rientrano anche altre categorie di veicoli, come gli M1, quelli destinati al trasporto di persone con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, oltre quello del conducente. L’importante, in questo caso specifico, è che i mezzi siano nuovi di fabbrica, con emissioni di CO2 non superiori a 135 g/km Classe Euro 6 o superiore. Nel contributo, inoltre, sono coinvolti anche le categorie Le, da L1e a L7e, cioè ciclomotori e motocicli a due, tre o quattro ruote senza limiti di potenza. Anche in questo caso, devono rispettare dei requisiti e devono essere:

  • Nuovi di fabbrica;
  • Elettrici o non elettrici;
  • Non elettrici di Classe Euro non inferiore a 5.
Auto elettrica per l'Ecobonus 2024
Ecobonus 2024, tutti gli incentivi – www.7colli.it (Foto da Pixabay)

Come funziona e come fare per ottenere l’Ecobonus auto 2024

Ma come fare per ottenere il bonus auto elettriche in arrivo a maggio 2024? Tutto parte dal concessionario o dal rivenditore, che dovrà registrarsi sulla piattaforma messa a disposizione. Da qui si avvierà la prenotazione del contributo per ogni veicolo e in base alla disponibilità del fondo riceverà una conferma. Una volta terminati questi passaggi, chi venderà il veicolo non inquinante dovrà riconoscere al cliente il contributo, cioè il bonus. E lo dovrà fare tramite compensazione del prezzo di acquisto. Il costruttore o l’importatore del veicolo dovrà rimborsare al concessionario il contributo erogato. Nell’ultima fase sarà il costruttore a ricevere dal concessionario la documentazione, che servirà per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta.

Serve specificare che ci sono dei limiti sul prezzo di listino. Quest’ultimo, infatti, compresi optional (e Iva esclusa) non dovrà essere superiore a 35 mila euro per le fasce 0-20 g/km e 61-135 g/km di CO2. E non dovrà superare i 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km di CO2.

Gli incentivi per chi compra auto elettriche (e non solo), quali sono le cifre

Ma quali sono le cifre degli incentivi per chi ha intenzione di acquistare auto elettriche o veicoli considerati non inquinanti? Senza rottamazione il contributo è di 6.000 euro nella fascia 0-20 e di 4.000 euro nella fascia 21-60. Gli importi, infatti, cambiano a seconda della rottamazione dei veicolo e in base alle sue caratteristiche, dall’età al livello di inquinamento. Nello specifico, chi rottama un Euro 4 potrà beneficiare di 9.000 euro nella fascia 0-20, di 5.550 euro nella 21-60 e di 1.500 euro nella 61-35. Con un Euro3, invece, si passa a 10.000 euro nel primo caso, a 6.000 nel secondo e a 2.000 nell’ultimo.

Inoltre, più il reddito è basso e più l’incentivo sarà alto. Il prezzo di listino, come detto in precedenza, ha un limite: la prima soglia è fissata a 35.000 euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135, la seconda a 45.000 euro per la fascia intermedia 21-60. Nel caso delle prime due fasce ci sarà una maggiorazione del 25% per i singoli componenti di un nucleo familiare, ma il reddito Isee dovrà essere sotto i 30.000 euro. Chi ha un reddito basso potrà anche ottenere il bonus rottamando un Euro5: il contributo, in questo caso, sarà di 8.000 euro nella fascia 0-20 e di 5.000 euro in quella 21-60.

Il contributo per chi acquista auto usate Euro6

A tutto questo bisogna aggiungere anche un contributo ulteriore per chi ha intenzione di acquistare auto usate Euro6: in questo caso il valore non deve superare i 25.000 euro (Iva esclusa). L’incentivo sarà di 2.000 euro, con una dotazione complessiva di 20 milioni, per chi rottama un veicolo fino alla Classe Euro 4, a patto che sia di proprietà da almeno un anno.

Nel piano dell’Ecobonus 2024, inoltre, vanno inseriti anche i ciclomotori, motocicli e quadricicli: per gli elettrici il contributo, senza rottamazione, è pari al 30% del valore del veicolo (con un massimo di 3.000 euro). Per chi rottama, invece, si sale al 40%, con un tetto di bonus pari a 4.000 euro.

Ecobonus auto 2024, quando si parte

Ma quando arriveranno questi nuovi incentivi per le auto elettriche? I nuovi incentivi auto, d’altra parte, sono stati annunciati lo scorso febbraio, poi formalizzati con il decreto del 2 aprile. E ora, da quella data, si sta aspettando il controllo del testo da parte della Corte dei conti. Al termine ci sarà la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, che di fatto renderà operativo l’Ecobonus.

Visto il ritardo e la decisione di far slittare ancora il decreto, fonti del Ministero avrebbero riferito a Gazzetta Motori che la Corte dei Conti ha già dato il via libera definitivo ai nuovi ecoincentivi auto 2024. E quindi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarebbe possibile da martedì prossimo, il 21 maggio. Da quella data, salvo ulteriori cambiamenti si potrebbero richiedere gli incentivi. L’iter, lo ricordiamo, prevede quattro fasi: prenotazione, erogazione, rimborso e recupero del contributo sotto forma di credito d’imposta.

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