Egiziano aggredisce a bottigliate un tassista al momento di pagare la corsa

Un egiziano di 23 anni, ha aggredito brutalmente il tassista che lo stava trasportando. Il brutto episodio è avvenuto questa notte, in prossimità di via Salviati. Il cliente aveva preso il taxi, chiedendo appunto di essere trasportato in prossimità del campo rom che sorge tra Centocelle e Tor Sapienza. Ma una volta arrivato a destinazione, al momento di pagare il malintenzionato ha aperto di colpo il suo zaino. Estraendone una bottiglia di vetro, con la quale ha colpito ripetutamente alla testa il malcapitato tassista. Poi, dopo averlo ferito, si è impossessato del suo portafogli ed è fuggito. Ma il giovane criminale ha fatto poca strada. Perché il conducente dell’auto bianca, appena ripresosi ha immediatamente chiamato i soccorsi. E lanciato l’allarme. Così sul posto insieme a una ambulanza del 118 sono giunte le volanti della Polizia. In coordinamento e a supporto dei caschi bianchi della municipale. Che svolgono un presidio fisso a via dei Salviati. E il rapinatore è stato identificato e fermato proprio all’ingresso del campo rom. Mentre stava entrando, con la refurtiva ancora addosso. Adesso, l’egiziano è stato arrestato. E sarà processato con rito direttissimo nelle aule di Piazzale Clodio.

I tassisti romani si difendono e difendono i loro clienti. Con una barriera trasparente (video)

I tassisti chiedono più sicurezza

L’episodio di ieri, riaccende di colpo una polemica che sembrava sopita. Quella relativa alla sicurezza dei tassisti, specie per chi svolge il turno di notte. Da tempo infatti i sindacati di categoria e le cooperative radio taxi, chiedono all’amministrazione comunale più impegno. Per farsi portavoce anche nei confronti di questura e prefettura. E definire dei protocolli di sicurezza da applicare sempre. Tante le proposte messe sul piatto negli anni, a cominciare  dal controllo della legalità e dalla illuminazione e decoro da garantire nei parcheggi delle auto bianche. Ma anche i divisori, per i quali ad oggi non è previsto alcun contributo per l’acquisto e il montaggio. Infine, ma non da ultimo, la possibilità di un numero di emergenza, una sorta di ‘pulsante rosso’ che il tassista possa azionare se sottoposto a un tentativo di aggressione. Ad oggi però la situazione non si è risolta. E i rischi per i lavoratori del settore rimangono sempre troppo alti.