El Alamein: 80 anni fa la battaglia che consegnò i nostri soldati alla leggenda

El Alamein

Seconda Guerra Mondiale, fronte nordafricano. Nel gennaio del 1941 Mussolini deve chiedere aiuto a Hitler contro gli inglesi e nei mesi successivi sbarca sulla costa libica l’Afrikakorps di Erwin Rommel. Il generale tedesco conquista rapidamente la Cirenaica. L’offensiva continua con successo finché, in maggio, le truppe italo-tedesche arrivano ad El Alamein, a circa 60 chilometri da Alessandria d’Egitto. La campagna sembra vinta, e il successo rende più sopportabile ai soldati italiani le loro pesanti condizioni di vita. Ma è solo un’illusione, lo scenario cambia quando entra in gioco il generale britannico Bernard Law Montgomery aiutato dai mezzi modernissimi che giungono dagli Stati Uniti: come i carri armati Shermann e i cannoni semoventi. Una pagina di storia riletta da Paolo Mieli con il professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente” in onda lunedì 24 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Per tutta l’estate del 42 si assiste a una serie di scontri che evidenziano le differenti caratteristiche dei due nemici: le capacità tecniche dei tedeschi, il coraggio degli italiani, l’efficienza delle forze inglesi sempre più rafforzate con uomini freschi che i convogli fanno arrivare dai territori del Commonwealth.

La sera del 23 ottobre ’42, le truppe britanniche guidate dal generale Montgomery sferrano l’offensiva contro l’esercito dell’Asse comandato dal generale Rommel. E’ l’inizio dell’ultima e decisiva battaglia di El Alamein. Solo dopo 12 giorni di durissimi scontri l’VIII Armata britannica riesce a sfondare. Al termine della lunga battaglia si conteranno, tra i soldati italiani e i tedeschi, circa 30 mila prigionieri, 9 mila morti o dispersi, e 15 mila feriti.

El Alamein: le celebrazioni dell’Esercito italiano

Per l’occasione, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, si è recato ad El Alamein per commemorarne l’Anniversario e preservare la memoria di quella che è stata una delle battaglie più importanti della Seconda Guerra Mondiale. Il Generale Serino, nel suo saluto, ha sottolineato: “Oggi è per me un assoluto onore prendere la parola in un luogo sacro, come sacri sono tutti i luoghi ove riposano le spoglie mortali dei Soldati d’Italia. L’emozione è fortissima perché siamo in una località che ho tante volte immaginato leggendo e studiando la lunga campagna dell’Africa Settentrionale, dove combattè, non me ne voglia nessuno, la componente più moderna dell’Esercito Italiano di 80 anni fa. E combattè senza sfigurare al fianco degli alleati del tempo e talvolta imponendosi sugli avversari. La Storia ha voluto che tutti i contendenti di ieri, siano oggi amici ed alleati per la difesa della libertà e della dignità umana, che costituiscono l’eredità lasciataci da tutti i combattenti di allora, indistintamente. A questi nostri commilitoni, che qui riposano, diciamo grazie perché sono per noi esempio e guida nell’affrontare il nostro Dovere, nello svolgere il nostro Servizio.”

L’Esercito ha ricordato la Battaglia di El Alamein anche in Italia, a Pisa, alla presenza della Medaglia d’Oro al Valor Militare, Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, del Comandante delle Forze Operative Nord, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale, e del Comandante del Comando Militare della Capitale, Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano.