Elena adottata da neonata ora cerca i suoi fratelli: ‘Aiutatemi, vorrei conoscerli’
Sono trascorsi cinquant’anni dalla sua nascita. Elena, giorno dopo giorno, ha costruito la sua vita, ha trovato lavoro, creato una ‘sua’ famiglia, ma il pensiero è fisso alle sue origini, a quei fratelli che non ha mai avuto la fortuna (o almeno non ancora) di conoscere, di guardare negli occhi. E di riconoscersi, magari, proprio in quello sguardo.
Perché se è vero che sono trascorsi tanti anni, è altrettanto vero che dal passato non si può fuggire. Anzi, Elena lo vuole conoscere, abbracciare, e vuole che quel passato oggi diventi il suo presente. Lei, che adesso ha 50 anni, vorrebbe conoscere i suoi fratelli e le sue sorelle, quelli che non ha avuto modo di vivere quando era piccola.
La storia di Elena che cerca i suoi fratelli
Elena è nata a Sabaudia, in provincia di Latina, il 29 aprile del 1974. E quando aveva pochissimi giorni, il 2 luglio di quell’anno, è stata adottata da due genitori, che per la prima volta l’hanno vista in orfanotrofio. Due genitori che hanno saputo amarla, coccolarla, proteggerla e che quando lei è diventata più grande hanno deciso di raccontarle la verità sul ‘suo’ passato. Su quell’adozione, su quei fratelli che lei non ha ancora mai conosciuto.
“Mio padre adottivo mi ha detto che sono stata battezzata sempre a Sabaudia da un sacerdote e una suora. Il mio nome originario era Elena Iozzini, poi ho preso il cognome dei miei genitori adottivi” – ha raccontato al Nuovo 7Colli la donna. “So di essere l’ultima di 6 o 7 figli”. E ora proprio lei sta cercando quelli che all’epoca erano bambini, oggi adulti con le loro vite.
‘In orfanotrofio forse c’era anche mia sorella’
Il padre di Elena, quello che l’ha messa al mondo, probabilmente non era italiano, non parlava bene la nostra lingua da come le hanno poi riferito. Elena era troppo piccola per saperlo, di quei momenti lì in orfanotrofio non ha ricordi. Il padre adottivo però li ha e ricorda bene una bambina di circa 3 o 4 anni che quella mattina, quando lui è andato in orfanotrofio, si è aggrappata al pantalone, piangendo. Non voleva che Elena venisse portata via.
Solo in un secondo momento, l’uomo ha scoperto che quella bambina era la sorella di Elena. “Mio padre ha chiesto di fare un’altra adozione, le è stata negata” – ci ha spiegato. Lui ha cercato di riunire le sorelle, di farle vivere insieme. Purtroppo non ci è riuscito, il destino per loro ha deciso in un altro modo: due strade diverse, che ancora non si sono mai incrociate.
Elena oggi vive a Pico, in provincia di Frosinone e lavora a Fondi. Ha un solo desiderio, ritrovare dopo tanti anni i suoi fratelli, probabilmente nati da papà diversi. “Se qualcuno si riconosce in questa storia, io sono qui, spero di trovarli”.
Lei ci sta provando da tempo e non sembrerebbe avere nessuna intenzione di smettere. Perché se è vero che si va avanti, è altrettanto vero che conoscere il passato è importante. Vuol dire ritrovare le proprie origini, quei legami di sangue che nonostante il tempo e le decisioni (di altri) restano. Ed Elena vorrebbe solo conoscere e abbracciare i suoi fratelli, quelli che rappresentano le ‘sue’ radici, così da poter scrivere insieme, magari, le pagine di una nuova vita. Di una famiglia ‘allargata’ che si riunisce dopo tanto, troppo, tempo.
Elena ci ha raccontato di aver trovato forse almeno una delle sue sorelle, Roberta, di 8 anni più grande. Sui social le due si sono riconosciute in un post, hanno stretto amicizia e ora da tempo hanno un legame forte, bellissimo, in attesa di poter fare il test del DNA. Con la speranza di poter rintracciare gli altri fratelli. E ritrovarsi.
Chiunque abbia informazioni o si riconosce in questa storia può contattare la nostra redazione all’indirizzo mail redazione@7colli.it