Eleonora Giorgi, il figlio Andrea Rizzoli: “Io e mamma ci godremo ogni istante fino all’ultimo giorno”

Eleonora Giorgi

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Un memoir intenso, un legame che sfida il tempo e la malattia, e il desiderio di trasformare il dolore in forza.Andrea Rizzoli, figlio di Eleonora Giorgi e del celebre editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli, ha deciso di raccontare il viaggio più difficile della sua vita nel libro Non ci sono buone notizie. Un diario profondo e sincero, dedicato a chi affronta la sfida del cancro, scritto con la volontà di condividere speranze e fragilità.

Il “tumore di Klimt”: il legame speciale con mamma Eleonora Giorgi

La malattia di Eleonora Giorgi, diagnosticata poco dopo il suo settantesimo compleanno, ha portato Andrea a vivere accanto a lei un periodo denso di emozioni contrastanti: speranza, crolli, e momenti di rara intensità. “Nel corpo di mia madre ho visto riflessi i colori delle donne dorate di Klimt, poi quelli più cupi di Caravaggio”, racconta. Ma oltre alla sofferenza fisica, c’è la bellezza di un rapporto che si è fatto più profondo, autentico e pieno di consapevolezza.

Un libro per chi lotta: “Ai coraggiosi e ai loro compagni di battaglia”

Andrea dedica il suo memoir “a chi è obbligato a combattere per la propria vita e a chi sceglie coraggiosamente di restargli accanto”. Questo libro non è solo una cronaca personale, ma una testimonianza per i tanti che si trovano sulla stessa altalena di speranza e disperazione.

Le radici di Andrea: forza, empatia e ricordi speciali

Figlio di due personalità straordinarie, Andrea riconosce quanto abbia ereditato da entrambi. “Da mia madre ho preso la velocità di ragionamento e l’empatia, mentre da mio padre la forza di carattere, quella che supera il talento se quest’ultimo non è supportato dalla determinazione”.

Tra i ricordi più preziosi con il padre Angelo, Andrea cita un walkman regalato da Eleonora Giorgi prima del suo intervento al pancreas: una cassetta con la voce di Angelo che incoraggiava un Andrea bambino a dire “mamma”. “Mi ha commosso profondamente. Mio padre usava la psicologia inversa per stimolarmi: mi chiedeva ‘Sai perché Federico II è importante?’ giocando sulla mia curiosità”.

Con Eleonora Giorgi, invece, spicca un ricordo più intimo: una mattina in cui madre e figlio, rompendo la routine, hanno visitato insieme la Galleria Borghese per ammirare Apollo e Dafne. “Ci siamo tornati di recente, ed è stato magico”.

La famiglia: uniti contro la malattia

In questi mesi difficili, Andrea riconosce il ruolo fondamentale di Paolo Ciavarro, figlio di Eleonora Giorgi e Massimo Ciavarro. “Io e Paolo siamo complementari. Senza di lui non avremmo potuto affrontare così tante difficoltà. E suo figlio, Gabriele, è una medicina per nostra madre: cascasse il mondo, alle 17 deve vederlo”. A Verissimo, Eleonora aveva detto: “Non voglio più giorni di vita. Voglio più vita nei giorni che mi rimangono”.

Un futuro vissuto a pieno, un tempo senza rimpianti

Andrea non nasconde la realtà: “Non possiamo fare nulla per allungare il tempo che le resta, ma possiamo renderlo piacevole. Ogni istante è vissuto con un’intensità che prima non avrei immaginato. Lo faremo fino all’ultimo giorno”. Il memoir di Andrea Rizzoli è più di un libro: è un tributo alla vita, alla forza di chi lotta e all’amore incondizionato che tiene insieme una famiglia, anche nei momenti più bui.